La Nuova Sardegna

Nuoro

In migliaia in piazza per difendere il tribunale e la sanità

di Lamberto Cugudda
In migliaia in piazza per difendere il tribunale e la sanità

Lanusei, ieri la grande manifestazione per il territorio Il sindaco Ferreli: «Dissenso contro la politica dei tagli»

12 dicembre 2015
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LANUSEI. C’erano i sindaci che hanno sfilato insieme, con le fasce tricolore intrecciate, ma c’erano anche sindacati, i rappresentanti della Chiesa, liberi professionisti, avvocati e studenti. E bambini della scuola con le magliette bianche con la scritta: «Aiuto. Vogliono eliminare i piccoli». Ma c’erano soprattutto oltre 2mila ogliastrini alla mobilitazione generale «per la difesa dei presìdi di legalità, sanità, e istruzione nel nostro territorio». In migliaia per protestare contro la legge nazionale di revisione della geografia giudiziaria, che prevede la soppressione del tribunale di Lanusei, destinato ad essere accorpato a Nuoro o a Cagliari. Ma anche contro la chiusura o il ridimensionamento degli altri presìdi dello Stato, a cominciare dalla sanità. Al passaggio del corteo, aperto dagli studenti di ogni ordine e grado, tutti i commercianti hanno osservato la serrata della propria attività. La manifestazione si è conclusa con l'intervento del sindaco Davide Ferreli, di Filippo Melis studente del Liceo scientifico e di Gianni Carrus, presidente dell'ordine degli avvocati di Lanusei e dell'Unione delle Curie dell'avvocatura sarda. Tra la folla, nel corteo partito alle ore 9:30 di fronte all’ospedale e che ha poi percorso le vie del centro fino a raggiungere la via Marconi, dove vi è il tribunale e dove ci sono stati alcuni interventi, anche il vescovo Antonello Mura. Fra le migliaia di partecipanti anche l’unico consigliere regionale ogliastrino, Franco Sabatini (Pd), che ha detto: «È una manifestazione riuscita. Sta a significare l’unità dell’intera area ogliastrina. È su questa strada che dobbiamo proseguire, perché non solo quella per il mantenimento del tribunale, ma altre dure battaglie ci attendono già da domani». E mentre sfilava con i suoi colleghi, tutti tenendo le fasce tricolore intrecciate, il sindaco di Lanusei, Davide Ferreli, ha rimarcato: «Questa manifestazione è un segno che non accettiamo, da parte dello Stato, nessun tipo di azione che vada contro le nostre genti e i nostri figli». E durante l’intervento ha poi rimarcato: «C'è tutta l’Ogliastra oggi a manifestare il dissenso contro la politica dei tagli e dei numeri del governo. Chiediamo pari dignità territoriale rispetto agli altri territori, che si deve estrinsecare con i presidi essenziali legati alla legalità, istruzione e sanità. La riforma giudiziaria mette a rischio alcuni tribunali minori sardi, come Lanusei. È ora di finirla con le riorganizzazioni che ci penalizzano.Chiediamo anche che la Regione eserciti l'autonomia statutaria senza farsi mettere i piedi addosso».

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