La Nuova Sardegna

Nuoro

Sos degli abitanti di via Togliatti: «In balìa dei violenti»

di Stefania Vatieri
Sos degli abitanti di via Togliatti: «In balìa dei violenti»

Storie di ordinaria follia in un condominio occupato E alla sera lo spaccio di droga rende il quartiere invivibile

25 maggio 2016
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NUORO. Il portone blindato, scalfito da scritte ingiuriose e intimidatorie, fa da sfondo all'ingresso di un condominio di via Togliatti, conosciuto come il "palazzo degli sfrattati". Sulla soglia si intravede la sagoma di Salvatorica, un'esile e curata signora sulla sessantina che da oltre trent'anni vive nel palazzo occupato dagli abusivi. «Vivo prigioniera dentro casa mia – esordisce Salvatorica con gli occhi colmi di lacrime –. Di giorno ho paura di uscire perché più volte ho subìto aggressioni e la notte non riesco a dormire perché ho il terrore che qualcuno sfondi la porta ed entri a casa», racconta con un filo di voce. "Vattene via” e frasi volgari e ingiuriose si leggono nel portone che sigilla la casa della signora, al pian terreno del palazzo popolare di proprietà del Comune. « Ho chiesto al sindaco che mi venisse assegnata un'altra casa lontano da qui, sono pronta a lasciare l'appartamento dove vivo da 33 anni. Negli ultimi tempi la situazione è degenerata – racconta, mentre accarezza l'inseparabile Sissy, il suo gatto persiano di 16 anni –. Siamo pochi qui ad essere regolari, gli altri hanno sfondato le porte e hanno occupato le case. E ora il palazzo è in balìa dell'alcool, della droga e della prostituzione. Molti non hanno nemmeno l'acqua, e le condizioni igieniche del condominio sono disperate: il giardino è una discarica a cielo aperto e d'estate non posso aprire le finestre perché l'odore è nauseabondo», sottolinea amareggiata.

«Una notte hanno ho dovuto chiamare la polizia perché qualcuno in preda ai fumi dell’alcool ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta di casa. Da allora mi odiano talmente tanto che fanno di tutto per farmi andare via. Sono disperata, questa non è vita, vorrei un po' di serenità e invece mi ritrovo reclusa in 50 metri quadri. Ho gravi problemi alla schiena e dovrei camminare con un deambulatore, ma non posso perché appena metto un piede fuori casa iniziano a insultarmi», continua Salvatorica.

Un appello che si trasforma in protesta quando a parlare sono alcuni residenti della zona stanchi di una situazione ormai fuori controllo. «Qui, nella "via della droga" come è stata ribattezzata, a una certa ora non si può più neanche portare il cane a fare due passi a causa dei disperati che vi circolano – dice un abitante di via Togliatti –. Gli episodi di violenza sono all'ordine del giorno e la rabbia di noi residenti è tanta. Credo sia giunto il momento di intervenire seriamente in via Togliatti prima che sia troppo tardi».

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