La Nuova Sardegna

Nuoro

Boches a tenore in piazza Tutti i canti della Sardegna

Boches a tenore in piazza Tutti i canti della Sardegna

Successo della manifestazione organizzata dal sodalizio di Pino Bosu Premiazione del concorso di poesia in limba in memoria di Armando Pira

21 agosto 2016
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NUORO. Nella suggestiva cornice di piazza Sebastiano Satta, dove anche i famosi graniti sbozzati di Nivola sembrano proporsi per un canto della nostra tradizione, si è svolta nella serata di venerdì, la rassegna dedicata al canto a tenore intitolata “Boches a tenore”, proposta dalla omonima associazione presieduta dal nuorese Pino Bosu, boche della formazione nuorese Santu Caralu. Davanti a un pubblico di appassionati, si sono avvicendate sul palco, numerose formazioni, provenienti da diverse parti della Sardegna (il tenore Santu Caralu di Nuoro, il Selema di Torpè, la formazione Santa Lulla di Orune, il tenore Garteddesu di Galtellì, il Munserrata di Oliena, su Cuncordu oroteddesu di Orotelli, Sa Madalena di Silanus e il tenore Battor moros di Fonni), a sottolineare il carattere regionale del sodalizio “Boches a tenore” in merito allo studio e alla valorizzazione di questa peculiarità del territorio. L’Associazione Boches a tenore, nasce a Nuoro circa un anno e mezzo fa, con l’obiettivo di raggruppare, sotto la stessa entità, le formazioni di canto a tenore appartenenti all’area geografica storica inerente le melodie arcaiche. Lo studio svolto dall’associazione, si basa sulle ricerche del professore dorgalese Andrea Deplano, il quale nella sua opera bibliografica “Tenores”, che costituisce il primo studio scientifico in materia, individua con precisione e puntualità due vere e proprie cartine geomusicali del canto a tenore individuandone le tradizioni locali e le diverse sonorità; una riguardante l’espansione del canto a tenore oggi; l’altra, quella oggetto di studi da parte dell’associazione, riguarda l’area storica, la quale comprende la Barbagia con tutte le sue varie zone e si estende fino a Scano Montiferro e Seneghe. L’obiettivo primario resta quello di riportare alla luce e all’attenzione degli appassionati i dettami previsti dall’area storica, con una certa apertura alle nuove scuole di canto a tenore e ai nuovi modi di cantare i quali però devono sempre rifarsi e ispirarsi alle tradizioni degli avi.

La rassegna “Boches a tenore” avviene all’interno di una data importante, poiché coincide con il concorso di poesia in memoria dell’illustre nuorese Armando Pira, grande esperto di canto a tenore, di lingua sarda e promotore dell’Europeade. Il concorso che ha visto nella Casa Ruju svolgere la sua terza edizione, è promosso dall’Associazione tenore Angelo Caria di Nuoro, nata nel ’96, oltre che nel ricordo di Armando Pira, conta sulla volontà di valorizzare la poesia sarda tradizionale in tutte le sue sfaccettature; quest’anno, il partecipatissimo concorso, accolto da un folto pubblico, ha visto trionfare nella sezione “Grazia Deledda”, il poeta Gonario Carta Brocca, mentre nella sezione dedicata al compianto cantore nuorese, ha ricevuto il primo premio il poeta Giovanni Pira. Una giornata dedicata al canto a tenore, quella di venerdì, avvenuta non a caso, nell’11° anniversario del riconoscimento da parte dell’ Unesco, del canto a tenore come patrimonio dell’umanità. Il riconoscimento fa un preciso riferimento al canto dei pastori del centro Sardegna, dando in maniera chiara un’assoluta e forte territorialità all’arcaico fenomeno musicale, tra i primi antenati delle tradizioni isolane. (a.m.)

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