La Nuova Sardegna

BAUNEI. Comune di Baunei, uno. Consorzio CoSir, zero. L’amministrazione ogliastrina guidata da Salvatore Corrias porta a casa un risultato significativo, aggiudicandosi il primo grado di giudizio nel contenzioso che da quattro lunghi anni la vede impegnata contro il Consorzio Servizi Imprese Riunite (CoSir), con sede a Cagliari, che vantava nei confronti del comune baunese un presunto credito di circa 66.500 euro. La sentenza, emessa lo scorso venerdì 3 marzo, ha dato invece ragione agli amministratori ogliastrini, ponendo la parola fine – almeno per il momento – alla spinosa questione. I fatti risalgono al quinquennio 2006-2011. Il Comune di Baunei affida alla Srl cagliaritana – con regolare contratto pubblico di appalto di servizi sottoscritto nel dicembre 2006 – il servizio di raccolta differenziata e trasporto dei rifiuti a smaltimento. Il Consorzio – azienda leader nel settore con una pluriennale esperienza acquisita nel tempo sull’intero territorio regionale – serviva non solo Baunei, ma anche Barisardo, Villagrande e, in un primo momento, anche l’ex capoluogo di provincia, Tortolì. Rifiuti che venivano trasportati e conferiti proprio nella frazione rivierasca di Arbatax. Ma la piattaforma che li accoglie si rivela ben presto sottostimata. Da lì la decisione di conferire la raccolta presso l’impianto Asa di Isili, il più vicino tra i siti convenzionati Conai. Maggiore distanza, maggiori costi derivanti dal servizio di trasporto: è su questo che insiste il CoSir, contestando al Comune di Baunei maggiori oneri, rispetto a quelli di contratto, “derivanti dall’effettuazione del servizio di trasporto rifiuti presso l’impianto di Isili in luogo della piattaforma di Arbatax”. Peccato, però, che nel progetto offerta del Cosir non si facesse in alcun modo riferimento alla piattaforma arbataxina, ma si proponeva semplicemente di avviare il materiale raccolto durante il servizio della differenziata, alle piattaforme di recupero convenzionate Conai. E il Comune di Baunei aveva già sottoscritto la convenzione con la piattaforma di Isili. «Se anche maggiore costo c’è stato, com’è inevitabile che sia, data la distanza superiore degli impianti di conferimento – commentano da Baunei – era dovere del Consorzio darne immediatamente notizia alla stazione appaltante, vale a dire al Comune stesso». Così non è stato. «Nel corso del rapporto di appalto – si legge, infatti, nell’opposizione presentata dal legale del comune baunese, Marzia Falchi – il CoSir non ha attivato il procedimento di revisione dei prezzi e ha invece agito in via monitoria una volta che il rapporto contrattuale si era concluso per ottenere il riconoscimento di tale credito». Da qui la sentenza emessa venerdì dalla Sezione specializzata in materia di imprese del Tribunale di Cagliari».