La Nuova Sardegna

PERDASDEFOGU. Il gruppo di minoranza consiliare comunale si schiera contro Piero Pelù, che avrebbe paragonato, durante la sua esibizione in un concerto tenuto a Cagliari «Perdasdefogu a Chernobyl, Nagasaki e Hiroshima e, in riferimento alla presenza nel territorio comunale del Poligono militare, ha apostrofato il paese ogliastrino con un epiteto che suona come un insulto». Bruno Chillotti, Damiana Depau, Giuseppe Corona e Giuseppe Antonio Lai manifestano il proprio disappunto per le parole pronunciate da Pelù.

«Senza voler negare che la Sardegna è sede di Poligoni militari in cui si svolgono esercitazioni che hanno suscitato, soprattutto nell’ultimo trentennio, polemiche e contestazioni – proseguono – tuttavia ci dissociano dalle parole del frontman toscano ritenendole offensive nella sostanza e volgari nella forma. Riteniamo che siano lesive dell’immagine del paese il quale non deve essere identificato con il solo contesto militare poiché il territorio di Perdasdefogu è una realtà viva e animata, ricca di tradizioni secolari ,cultura , bellezze paesaggistiche ed ambientali».

E rimarcano: «Ci dissociamo dalla demonizzazione tout court e pressappochista del Poligono Interforze, delle sua attività e di tutte le sue componenti civili e militari». Questa la posizione di Chillotti, Depau, Corona e Lai, che nella certezza di rispecchiare, con le loro parole, il sentimento condiviso dalla comunità foghesina, auspicano «possa essere abbracciata anche dall’attuale maggioranza che amministra il Comune». Per tale ragione , chiedono al sindaco Mariano Carta «di intervenire ufficialmente in tutte le sedi che riterrà opportune , al fine di tutelare l’immagine del territorio e di chi vi abita». E annunciano che Comunicano altresì che , per il tramite dei propri legali si faranno carico «di personali iniziative volte alla contestazione dell’accaduto».