La Nuova Sardegna

Nuoro

Vendemmia, danni a macchia di leopardo

di Claudia Carta
Vendemmia, danni a macchia di leopardo

La raccolta delle uve a Jerzu fa i conti con il maltempo. Antichi poderi: speriamo nel prossimo anno

19 settembre 2018
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JERZU. All’Antichi poderi di Jerzu le previsioni di Assoenologi sulla produzione 2018 le conoscono eccome. Cifre e percentuali tutt’altro che incoraggianti fanno da sottofondo ai primi conferimenti delle uve ai piedi della torre vinaria. La vendemmia? Così così. Pioggia, grandine, umidità, muffe, peronospora. Un mix terrificante che nulla lascia, o ha lasciato, dopo il suo passaggio. Eppure – questo è il punto – qui sì, là no. Mai come in questo caso “la vigna del vicino” è sempre più verde. E raccolto ottimo. Insomma, un andamento discontinuo registratosi in tutto il territorio che fa capo alla cantina sociale jerzese. «Stiamo monitorando costantemente la situazione – ha spiegato il presidente di Antichi poderi, Marcello Usala – per rilevare i danni che il maltempo ha causato sul nostro territorio. I fenomeni, infatti, hanno interessato a macchia di leopardo tutti gli areali: ci sono zone maggiormente colpite, altre meno, altre nelle quali addirittura le uve sono in ottime condizioni. Senza considerare che non abbiamo registrato la drammaticità di contesti verificatesi in altre zone dell’isola. Un merito particolare, inoltre, va al viticultore che è stato molto accorto e abile nel mettere a punto tutti quei sistemi per proteggere e salvaguardare le uve che saranno in questi giorni oggetto di conferimento. Gioca a nostro favore – ha proseguito Usala – il fatto che già da qualche settimana il bel tempo ha permesso alla curva di maturazione di raggiungere il suo completamento e di conseguenza al grado zucchero di innalzarsi. Certo è che, a fronte di due annate veramente complesse, la speranza è quella che per il prossimo anno possiamo commentare numeri e qualità infinitamente migliori». A voler essere, ancora una volta, ottimisti è sufficiente confrontare, con Coldiretti, l’attuale annata vitivinicola sarda con quella dello scorso anno: +20%; 560mila ettolitri contro i 466mila del 2017. Ma se poi si scopre che proprio dodici mesi fa la produzione era inferiore del 42% rispetto al 2016 (quando si parlava di 804mila ettolitri), si capisce subito come i motivi per cui stare allegri non siano poi così tanti. Primato negativo dal momento che l’isola si aggiudica la maglia nera come regione con le perdite maggiori nella produzione di vino rispetto alla media degli ultimi cinque anni.

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