La Nuova Sardegna

Nuoro

Gli ex operai tessili saranno riassorbiti in un cantiere verde

di Mauro Piredda
Gli ex operai tessili saranno riassorbiti in un cantiere verde

Siniscola, accordo tra Forestas e amministrazione comunale A Berchida e Capo Comino saranno impiegati 40 disoccupati

10 ottobre 2018
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SINISCOLA. Si apre uno spiraglio per gli ex operai tessili. Degli oltre tre milioni di euro stanziati dalla Regione per l'aumento, la manutenzione e la valorizzazione del patrimonio boschivo nei terreni in prossimità di aree interessate da forme gravi di deindustrializzazione, 230mila euro arriveranno a Siniscola. Sulla base di ciò la giunta Farris ha approvato, con delibera 138 del 3 ottobre, lo schema di convenzione con l'agenzia regionale Forestas per la progettazione e la direzione dei lavori di un nuovo cantiere. Oltre agli obiettivi di forestazione, la sottoscrizione della convenzione è finalizzata «a risolvere la problematica dei lavoratori del settore tessile dello stabilimento ex Legler di Siniscola». Saranno una quarantina le unità lavorative impiegate per alcuni mesi.

È la classica boccata d’ossigeno, data la crisi del settore industriale che non accenna a concludersi e che, anche ultimamente, è stata oggetto di discussione in Consiglio comunale con l’approvazione di un ordine del giorno a favore delle maestranze Filmar. Oltre «a fornire assistenza tecnica al Comune per l’individuazione e la delimitazione delle aree» (indicati in delibera i terreni di proprietà comunale a Capo Comino e Berchida, fogli 94 e 96), l’agenzia Forestas eseguirà la programmazione e la progettazione degli interventi, fornirà gratuitamente le piante e gestirà l’informazione tecnica del personale operaio. Il Comune, invece, dovrà fornire la documentazione in suo possesso, relativamente alle aree individuate, e indicare un responsabile di procedimento tra i suoi dipendenti. Ribaditi dal sindaco Farris gli obiettivi della sua giunta: «Lavoriamo per valorizzare il nostro territorio anche attraverso queste azioni – ha affermato –. I nostri operai hanno svolto in passato un ottimo lavoro e questi cantieri verdi devono continuare, sia per una loro stabilità, sia per il benessere del nostro patrimonio ambientale».

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