La Nuova Sardegna

Nuoro

Desulo, dopo la protesta arriva il secondo autobus

di Giovanni Melis
Desulo, dopo la protesta arriva il secondo autobus

L’Arst ieri ha inviato un nuovo mezzo per il trasporto degli studenti pendolari Il sindaco: «Serve una politica concreta dei collegamenti non soluzioni tampone»

03 ottobre 2019
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DESULO. L'azione dimostrativa di due giorni fa è servita. Un secondo bus dell’Arst è stato inviato a Desulo e tutti gli studenti hanno potuto frequentare regolarmente le lezioni. Il problema è stato risolto quindi, anche se non si sa per quanto. Anche perché è in corso il piano di revisione delle reti di collegamento e dovranno essere fatte tutta una serie di valutazioni nel merito. L’Arst ha comunque dato la risposta invocata, mettendo fine ad un mese di disagi e di malumori. Secondo gli amministratori locali però tutta la rete dei collegamenti deve essere rivista, utilizzando il criterio dei bisogni e non della convenienza economica. Lo aveva chiesto il vice sindaco di Belvì, Maurizio Cadau, ribadito il presidente della comunità montana Alessandro Corona e lo predica, da tempo il sindaco desulese Gigi Littarru.

«La soluzione offertaci – dice Littarru – va bene, ma appare soluzione tampone. Basta infatti un guasto ad un bus o qualche altro sconvolgimento, che si ritorna punto e a capo. Occorre ripensare la strategia dei collegamenti, valutando bene come conciliare il criterio economico con quello delle esigenze effettive della comunità. Desulo è un paese montano, con un numero elevato di utenti del trasporto pubblico e merita una attenzione particolare anche per la sua condizione geografica. Si devono trovare altre soluzioni». Il sindaco si sofferma poi sulla necessità di trasporto anche per Desulo, in modo da assicurare ai tanti studenti che vorrebbero frequentare il professionale alberghiero, una tratta certa.

«Abbiamo una scuola gioiello che potrebbe formare il personale turistico per mezza Sardegna. A causa dell'assenza di collegamenti, in tanti hanno rinunciato ad iscriversi a Desulo dove, tra l’altro non è presente neppure il convitto. Su questo punto attendevamo risposte da regione e provincia che non sono arrivare. Rimane la tristezza di vedere una scuola in agonia colpa di scelte logistiche calate dall'alto che impediscono a tanti giovani del territorio di frequentare l’alberghiero. Una scuola condannata a morte dall’indifferenza a più livelli, ma soprattutto l’ennesima occasione persa, sotto il profilo formativo, di avere giovani preparati e pronti a sostenere l’industria turistica locale».

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