La Nuova Sardegna

Nuoro

Zona franca rurale, esperti a confronto

Zona franca rurale, esperti a confronto

Teti, un dibattito organizzato per parlare di prospettive per le zone dell’interno

01 dicembre 2019
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TETI. Una zona franca rurale per dare nuove prospettive all’area del Gennargentu Mandrolisai. Una proposta interessante, oggetto di un dibattito tenutosi ieri a Teti dove si sono confrontati docenti, esperti ed amministratori locali e regionali. L’evento, voluto dall’amministrazione guidata da Costantino Tidu, ha offerto spunti di carattere tecnico ed economico. Dopo i saluti del primo cittadino, che ha ritenuto «fondamentale aprire un dibattito su questo strumento che potrebbe dare nuove speranze al comprensorio, soprattutto in chiave di lotta allo spopolamento e miglioramento economico», sono intervenuti Aldo Pavan, apprezzato economista dell'università di Cagliari, Gianfranco Muggianu, esperto di zona franca e Tore Cherchi, coordinatore del piano zona franca del Sulcis. Pavan, dopo una analisi dell’economia delle zone interne, si è soffermato sull’efficacia degli strumenti di fiscalità di vantaggio, rilevando come «ogni strumento deve essere studiato sia sotto il profilo normativo che su quello delle ricadute pratiche. Sta anche alla sensibilità della politica dare risposte concrete». Tore Cherchi ha rimarcato l’importanza che la zona franca può dare in termini anche immediati per le zone in crisi. «Il modello urbano – ha detto – risponde ad altre esigenze, ma potrebbe adattarsi anche alle aree interne». I vari modelli di zona franca sono stati analizzati da Gianfranco Muggianu, che ha spiegato anche le modalità con cui la fiscalità di vantaggio può rappresentare una risposta concreta per le zone dell’interno. Serrato il confronto tra la politica regionale, rappresentata da Franco Mula per il centro destra e Roberto Deriu per il centro sinistra. Per il primo occorre individuare con concretezza gli obiettivi di una zona franca e creare i presupposti perché possa funzionare. Deriu ha ritenuto necessario ripensare le forme di aiuto alle imprese, rilanciando il suo vecchio progetto di sostegno economico, anche temporaneo a quelle aziende che, in crisi, possano beneficiare di fondi temporanei, da restituire. «Ogni momento di discussione su questi temi – ha detto Alessandro Corona – è importante. Il problema nel comprensorio medio Barbaricino è complesso e ben vengano questi contributi, utili a spiegare meglio le idee». (g.m.)

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