La Nuova Sardegna

Nuoro

«Troppe aziende rischiano di fallire»

di Sandro Biccai
«Troppe aziende rischiano di fallire»

Macomer, Pireddu (Confartigianato): «Serve l’intervento della Regione»

22 maggio 2020
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MACOMER. Il comparto artigianale è uno di quelli che soffre maggiormente la prolungata chiusura delle attività. Il momento difficile vissuto dalle imprese artigiane è evidenziato da Giuseppe Pireddu, presidente di Confartigianato Nuoro-Ogliastra: «Il comparto che rappresentiamo vive una situazione drammatica, catapultato all’interno di una realtà stravolta dalla grave emergenza sanitaria. Come in un effetto domino, tante imprese del territorio stanno cadendo, una dopo l’altra, in un presente privo di incassi ma oberato da impegni debitori necessari a proseguire le attività. E l’immediato futuro è pieno di incertezze».

Gli artigiani rivendicano interventi concreti ed immediati dalla Regione Sardegna, accusata di immobilismo, ed esprimono apprezzamento per i provvedimenti adottati dal comune di Macomer: «Riconosciamo agli amministratori macomeresi di essere intervenuti in modo deciso, forte, immediato e coraggioso, per rafforzare un tessuto produttivo fortemente debilitato dalla lunga serrata. Anche a Macomer, e nel Marghine, la ripresa deve cominciare da chi ogni giorno alza la serranda della propria attività; le realtà imprenditoriali vanno salvaguardate, incentivate e fatte crescere, insieme al loro patrimonio di conoscenze e di capitale umano».

Per Pireddu, l’esempio di Macomer dovrebbe essere seguito anche dalle altre amministrazioni civiche della zona, e non solo. «Abbiamo visto che già alcune amministrazioni sono intervenute con provvedimenti simili, per questo chiediamo anche alle altre un analogo atto di coraggio per far rinascere le aziende e dare impulso a tutta l’economia; è necessario restituire fiducia ai nostri imprenditori, con scelte inedite e coraggiose che creino le condizioni perché possano ripartire. Senza sostegni e interventi adeguati si rischia che dopo uno stop così prolungato molte imprese non siano più in grado di riaprire».



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