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Droga, maxi operazione: scoperta piantagione di marijuana e sequestrate 300 piante

Droga, maxi operazione: scoperta piantagione di marijuana e sequestrate 300 piante

Nel corso dell’operazione i carabinieri hanno trovato anche 400 grammi di infiorescenze pronte a essere vendute: nei guai un 51enne e un 30enne

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Sindia Ben 300 piante di marijuana e 400 grammi di infiorescenze sequestrate: è il bilancio dell’ultima operazione portata a termine dai carabinieri della compagnia di Macomer. Un 51enne di Sindia e un 30enne di Settimo San Pietro sono stati arrestati dai carabinieri della stazione di Sindia e dai colleghi di vari reparti della compagnia carabinieri di Macomer con il supporto dei colleghi dello squadrone eliportato Cacciatori di Sardegna. Tutto nasce da un servizio di controllo del territorio e dalle informazioni sviluppate successivamente.

Durante una perquisizione svolta nell’agro di Sindia, i carabinieri hanno sottoposto a controllo alcuni terreni di proprietà di uno degli indagati. Nel primo, vicino al letto di un torrente, è stata ritrovato un impianto di irrigazione dismesso che era riconducibile ad una piantagione di marjuana realizzata nel passato. Rispetto al ritrovamento, le spiegazioni fornite dal 51enne sono apparse sin da subito contradditorie e i successivi riscontri hanno documentato che l’intuizione dei carabinieri era fondata. Dalle successive ricerche fatte all’interno di un altro terreno è stata individuata, nell’agro del comune di Sindia, località Moresa, una piantagione di circa 300 piante. Rinvenuto anche un sistema di irrigazione “a goccia”.

Nell’estendere i controlli all’area circostante e specificamente all’interno di un casolare è stata ritrovata ulteriore marjuana (400 grammi) già sbocciolata e pronta ad essere immessa nel marcato illegale. Durante la verifica, la seconda persona arrestata ha tentato invano di fuggire. È stato raggiunto e fermato dagli operanti. L’ennesima operazione dimostra l’efficacia del controllo dell’agro svolto dall’Arma dei carabinieri presente sul territorio e l’importanza della capillarità delle stazioni carabinieri nonché il sinergico lavoro eseguito con il reparto specialistico dell’Arma quale è quello dei carabinieri “Cacciatori di Sardegna” di Abbasanta.

Fondamentale il supporto dell’autorità giudiziaria per le immediate azioni e provvedimenti di competenza. Il procedimento penale nei confronti dei due indagati è tuttora pendente nella fase di indagini preliminari e la loro effettiva responsabilità sarà vagliata nel corso del successivo processo, ove non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in loro favore.

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