La Nuova Sardegna

Consumo di droghe, il report

Lo sballo scorre nelle fogne, Olbia la città degli spinelli: TUTTI I DATI

di Luigi Soriga
Lo sballo scorre nelle fogne, Olbia la città degli spinelli: TUTTI I DATI

È record in Italia: 100 dosi al giorno di marijuana ogni 1000 abitanti. L’analisi delle acque reflue traccia l’uso degli stupefacenti nell’isola

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Sassari Lì, tra le tubature che scaricano nelle viscere della città, si disegna la mappa chimica di un’intera popolazione. Lo chiamano studio delle acque reflue. È l’ultimo modo per contare chi si fa e con cosa. Al depuratore, infatti, non sfugge niente. Registra ogni pasticca, ogni tiro, ogni sniffata che finisce giù nel water. Analizza con precisione le scorie delle abitudini, soprattutto quelle del sabato sera. A Olbia, secondo le rilevazioni più recenti, la cannabis viaggia forte: 95-100 dosi giornaliere ogni 1.000 anime. Siamo al top dei consumi nazionali, ai livelli di Bologna e Roma, mica periferia. A Cagliari invece gira la metamfetamina che può essere ingerita, sniffata. Tutto è raccontato per filo e per segno nella Relazione 2025 al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia. Lo studio è stato finanziato dal Dipartimento Politiche antidroga della Presidenza del Consiglio e commissionato al Laboratorio di indicatori epidemiologici ambientali dell'Istituto Mario Negri.

La Sardegna L’isola non è nuova a questi primati. Tra i giovani tra i 15 e i 19 anni, il 21,9% ha dichiarato di aver usato cannabis nell’ultimo anno. In calo di un punto rispetto al 2022. Ma basta a rassicurare? Non troppo. Anche perché il 16,4% la fuma insieme all’alcol, un’abitudine sempre più consolidata. Un mix che moltiplica gli effetti, accorcia i freni e allunga le notti. Il 12,3% ne fa uso prima o durante le uscite, il 7,8% a casa di amici, il 7,4% da solo. E se passiamo alla popolazione adulta, il dato si assesta sull’8,7%, poco sotto la media nazionale del 10,5%. La cannabis è la sostanza principale per il 13% degli utenti dei Ser.D. Più avanti ci sono solo gli oppiacei e la cocaina. Ed è sempre la cannabis a motivare più di 3 segnalazioni su 4 alla Prefettura (76,2%). Inoltre la potenza del Thc, la sostanza attiva, è quadruplicata negli ultimi anni. La droga “light” degli anni '90 oggi non esiste più. È stata sostituita da versioni concentrate che lasciano il segno. Il fenomeno è stabile, nonostante l’apparente calo nei sequestri: meno 36% di hashish, meno 29% di marijuana, ma con +10% di operazioni antidroga nel 2024. Se poi si passa alla cocaina, a Olbia, anche la polvere bianca lascia traccia: tra le 23 e le 25 dosi giornaliere ogni 1.000 abitanti, sempre secondo l’analisi delle acque. In linea con città come Venezia, Rimini, Milano.

I consumi nazionali Sono pressoché costanti per la cannabis (circa 52 dosi al giorno per mille persone), con una diminuzione rilevata esclusivamente a Torino e Trieste, e per l’amfetamina (per cui si riporta un consumo comunque molto basso e limitato a poche città, 0,02 dosi/giorno/1.000 persone). Mentre i dati sono leggermente in aumento per la cocaina (circa 11 dosi/giorno/1.000 persone), che risulta la seconda sostanza più diffusa in Italia. Rispetto agli anni 2020-2022, il consumo è aumentato in città come L'Aquila, Potenza, Latina, Terni e Verona, mentre ad Aosta e Belluno è più che raddoppiato. Al contrario, si registra una diminuzione a Bari e Perugia, mentre nel resto delle città il trend rimane stabile. Sale la metamfetamina (circa 0,15 dosi/giorno/1.000 persone), ma in generale, i consumi di questa sostanza, di ecstasy e amfetamina sono molto inferiori rispetto ad altre droghe. I livelli più alti di metamfetamina si registrano a Bologna (1,1 dosi), Milano (0,7), Roma (0,7) e Venezia (0,4), con un aumento ad Ancona, Bologna, Cagliari, Venezia, Terni e Trani. Quanto all’eroina, lo studio evidenzia un sensibile calo nell’utilizzo della sostanza.

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