Nuorese senza casa, futuro in bilico. «Ritirare le squadra? Il rischio c’è»
Concessione per il Quadrivio scaduta, il Comune: «Stiamo facendo il possibile»
Nuoro Al di là della categoria di militanza, quel manto erboso ha sempre rappresentato molto di più che un semplice campo da calcio. Lo stadio Quadrivio, oggi intitolato a Franco Frogheri, infatti, è ancora il simbolo del legame tra la Nuorese e la sua gente, tra una città innamorata del pallone e i tanti idoli che in maglia verdeazzurra hanno scritto la storia del calcio sardo. Da Pietro Paolo Virdis a Giafranco Zola, da Lulù Oliveira a Gianluca Festa ed Emerson.
Ma adesso quel sogno, quei ricordi e quel legame sono in pericolo. Il lungo matrimonio tra la Nuorese e lo stadio Quadrivio, infatti, rischia di interrompersi bruscamente. Come mai? Semplice, la concessione di utilizzo dell’impianto è scaduta e oggi come oggi la Nuorese non è più autorizzata dal Comune ad utilizzare lo stadio. Ne per gli allenamenti, ne per le gare casalinghe del campionato regionale di Eccellenza che comincerà questo pomeriggio, 14 settembre 2025, a Cagliari.
L’amministrazione comunale e la società verdeazzurra, sia chiaro, stanno lavorando insieme alla ricerca di una soluzione, ma il caso è complicato e i tempi della burocrazia non corrono veloci quanto il pallone sul campo da calcio. Se da un lato, infatti, il Comune dovrà prendersi tutto il tempo previsto (dure-tre mesi) per istruire un bando per l’assegnazione della struttura sportiva, dall’altro, la Nuorese, il prossimo 21 settembre dovrebbe ospitare il Tempio nella prima gara casalinga della nuova stagione sportiva. Una grande classica del calcio sardo, segnata anche dalla storica rivalità tra le tifoserie, che rischia di giocarsi...a Oliena. «Si – conferma la dirigente verdeazzurra, Emanuele Priori –, perché non potendo utilizzare il Frogheri, stiamo portando avanti l’attività grazie all’ospitalità accordataci nelle strutture di Mamoiada e soprattutto di Oliena. Quest’ultima è anche l’unica ad essere eventualmente omologata per ospitare le nostre partite casalinghe».
Una diaspora forzata e certamente non a costo zero. «Utilizzare strutture altrui naturalmente ha un costo – sottolinea Emanuela Priori – e ancora più gravose rischiano di essere le ulteriori conseguenze, tra sponsor importanti che si ritirano perché la visibilità garantita è diversa da quella del Quadrivio e soldi da restituire ai nostri abbonati che hanno acquistato la tessera per seguire la squadra ma dai seggiolini del Frogheri». «È anche un fatto identitario – prosegue –. Sono tanti, infatti, gli anziani e i giovani che seguono dal vivo le sedute di allenamento della Nuorese e che in queste condizioni non possono più farlo».
Come già detto, Comune e società sono al lavoro insieme per trovare una soluzione: «Attendiamo novità – dice ancora la dirigente verdeazzurra – e siamo fiduciosi di un buon esito. Pensare a una Nuorese lontana dal Quadrivio è impossibile e programmare un buon futuro a lungo termine senza poter gestire quella struttura completamente a norma è davvero complicato. Comporterebbe dei costi esorbitanti per una realtà che già investe risorse importanti. Speriamo che tutto si risolva – conclude – o come società saremo portati a dover prendere decisioni estreme, anche fosse quella di ritirare la squadra dal campionato».
Dal Comune confermano il massimo impegno. «Ci stiamo attivando per predisporre un affidamento temporaneo della struttura in attesa di istruire il bando per un’assegnazione pluriennale – dice l’assessora comunale allo Sport, Natascia Demurtas –. Anche noi abbiamo a cuore il futuro della Nuorese così come di tutte le società cittadine. Per questo, sul Quadrivio, vediamo di pianificare nel più breve tempo possibile anche i lavori di riqualificazione dell’intera struttura e gli adeguamenti richiesti dalle diverse categorie di campionati nei quali la Nuorese milita o potrebbe militare».