Nuova accusa di peculato contestata a Roberta Barabino
Nuoro, l’ex aministratrice è stata anche chiamata come testimone in un processo connesso. Si è avvalsa della facoltà di non rispondere
Nuoro È approdata oggi, davanti al gup Alessandra Ponti, un’altra vicenda del lungo elenco di casi aperti per il reato di peculato contestati negli ultimi tempi dalla Procura all’ex amministratrice di sostegno, residente a Oliena, Roberta Barabino. I difensori dell’imputata, gli avvocati Gianluca Sannio e Antonio Secci, hanno chiesto al gup di riunire questo caso ad altri già in fase più avanzata. La vicenda arrivata oggi dal gup vede, come parte lesa, un’anziana originaria di Bono, e il figlio di quest’ultima, tutelati rispettivamente dagli avvocati Annamaria Musio e Antonio Falchi. Secondo le indagini e l’inchiesta approdata oggi dal gup l’ex amministratrice di sostegno avrebbe sottratto circa 30mila euro dal conto corrente dell’anziana attraverso diversi bonifici e prelievi bancomat. Il gup deciderà se riunire questo caso con altri in un’udienza fissata per la fine di ottobre.
Sempre questa mattina, 25 settembre, in tribunale, Roberta Barabino è stata chiamata come testimone, insieme al marito Graziano Coinu, in un processo per un procedimento connesso a una delle inchieste. E in virtù di questo legame, entrambi i coniugi hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.