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“Fuoco contro fuoco” nell’auditorium “Lilliu” dell’Isre a Nuoro


	Minnìa Bette, la protagonista del nuovo film di Ignazio Figus
Minnìa Bette, la protagonista del nuovo film di Ignazio Figus

La storia della guaritrice Minnìa Bette di Oliena nel nuovo documentario di Ignazio Figus

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Nuoro «La realizzazione di questo documentario mi ha consentito di entrare in contatto con una persona davvero speciale, Minnìa Bette, guaritrice barbaricina saggia e concreta che accoglie con generosità e altruismo tutte le persone sofferenti che con speranza si rivolgono a lei». È con queste parole che il regista Ignazio Figus presenta il suo ultimo lavoro, il documentario “Fuoco contro fuoco”. Girato a Oliena e prodotto dall’Isre, il film verrà presentato giovedì prossimo, 2 ottobre, nell’auditorium “Giovanni Lilliu” (via Mereu).

«Ho avuto il privilegio di documentare un intero ciclo di guarigione e attraverso la sua opera ho potuto verificare come il ricorso alla medicina popolare ancora oggi in Sardegna sia trasversale: persone di ogni estrazione sociale e grado d’istruzione si sottopongono a pratiche che prevedono rimedi a base di erbe e piante medicinali ma anche a rituali ti tipo magico-religioso» racconta Figus, già coordinatore del Settore Promozione e Produzione audiovisuale dell’Isre, autore e regista di numerosi film documentari pluripremiati. «Per me è stato un viaggio istruttivo e affascinante – aggiunge –, e mi auguro che il film che ne è risultato possa servire come utile contributo all'approfondimento di queste tematiche».

«L’Istituto superiore regionale etnografico – sottolinea il presidente dello stesso Isre, Stefano Lavra – è da sempre impegnato a indagare e documentare aspetti antropologici caratterizzanti la cultura popolare sarda. Questo docufilm prodotto dall’Isre percorre un aspetto interessante legato alla medicina popolare, all’uso della parola e della gestualità (preghiere, orazioni, canti, riti) in cui era fondamentale, non solo in contesti religiosi ma anche in quelli magici, per il suo potere salvifico. Le pratiche magiche e religiose, infatti, in Sardegna sono spesso profondamente interconnesse. Da sempre si compenetrano con la fede nella Madonna e nei Santi, ma anche con antiche credenze che si perdono nella notte dei tempi». Ingresso libero, alla proiezione interverranno il professore dell’Università di Cagliari Felice Tiragallo e l’etnomusicologo Diego Pani. Introdurrà Stefano Lavra.

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