La Nuova Sardegna

Nuoro

La proposta

Il capoluogo di provincia non ha una Rsa. Murgia: «Lo Zonchello è la sede naturale»

di Kety Sanna
Il capoluogo di provincia non ha una Rsa. Murgia: «Lo Zonchello è la sede naturale»

Presentata una mozione dei consiglieri del Movimento 5 Stelle

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Nuoro La città continua ad essere l’unico capoluogo di provincia privo di una Rsa. Nel marzo scorso, quando ancora il Comune era retto dal commissario Giovanni Pirisi, si era parlato della realizzazione di una comunità alloggio per anziani e di due comunità integrate. Da allora, però, l’iter sembra essersi bloccato. Sul tema interviene ora il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, con una mozione (primo firmatario è Alessandro Murgia) che propone l’ospedale Zonchello come sede naturale per una Rsa e un reparto di lungodegenza riabilitativa. L’assenza a Nuoro di una residenza sanitaria e di un reparto di lungodegenza riabilitativa, costringe numerosi cittadini (si parla di circa 150 persone ndr), sempre più anziani e non autosufficienti, a prolungare il periodo di ricovero nei reparti del San Francesco, oppure in strutture private situate, però, in territori fuori provincia. «Istituire una Rsa e un reparto di lungodegenza allo Zonchello – sostiene il consigliere e medico del M5S – consentirebbe di offrire un percorso assistenziale completo e integrato, garantendo continuità terapeutica tra il ricovero ospedaliero e la fase di riabilitazione o mantenimento. Permetterebbe la riduzione dei ricoveri impropri in reparti per acuti e l’alleggerimento delle liste di attesa nel Pronto soccorso, ed eviterebbe i ricoveri di lungodegenza in strutture private fuori provincia, mal collegate, che costituiscono un aggravio per gli ospiti e le loro familiari. Per collocazione e dotazione infrastrutturale – aggiunge Murgia – l’ospedale Zonchello si presta ad accogliere una struttura residenziale sanitaria di media intensità, pienamente rispondente ai parametri normativi e organizzativi fissati dal quadro legislativo nazionale e regionale. A tal proposito – continua il consigliere – è opportuno ricordare che nel nosocomio sono già operativi diversi servizi territoriali, che si integrerebbero e coordinerebbero con le nuove strutture proposte. Inoltre c’è un ampio parco che costituisce uno dei “polmoni verdi” della città, facilmente raggiungibile a piedi o con i mezzi di trasporto pubblici. In caso di necessità e di consulenze specialistiche, la vicinanza con l’ospedale San Francesco, il Poliambulatorio e la Casa della Salute sarebbe una garanzia».

E sull’eventuale realizzazione di comunità integrate nella zona industriale della città Murgia si dice assolutamente contrario. «Innanzitutto perché sarebbe una struttura costruita da privati e gestita da privati – sottolinea –.Purtroppo abbiamo esperienze non sempre positive di gestioni di questo tipo, dove i controlli potrebbero essere facilmente pilotabili. Inoltre Pratosardo è una zona industriale poco vivibile per una residenza per anziani, vista anche la vicinanza con il centro di compostaggio. Non è certamente un luogo accogliente». Il consigliere spinge, invece, per lo Zonchello quale sede ideale e con una situazione logistica perfetta per via della presenza di una serie di servizi come la terapia antalgica, l’hospice, la fisioterapia. «Il primo padiglione – sottolinea Alessandro Murgia – dovrebbe avere due piani sottoutilizzati e facilmente liberabili. Anche la Pneumologia che occupa un’intera area, come reparto avrebbe diritto di trasferirsi al San Francesco per avere la Rianimazione vicina. Addirittura c’è una palazzina, nell’ex lavanderia del Sanatorio che ha due piscine nuove per la riabilitazione, mai usate; una palestra e vari ambulatori attrezzati. Una struttura chiusa con tanto di foresteria. Ebbene – aggiunge il consigliere – alla struttura riabilitativa già presente, lì si potrebbe associare un reparto di lungodegenza. Basti pensare che per la riabilitazione cardiochirgica i nostri pazienti sono costretti ad andare a Sassari, quando, invece, potrebbero farle direttamente in città». La proposta del M5S, inoltre, si allinea perfettamente a uno degli obiettivi politici della giunta Fenu, di rivitalizzare il centro. «Lo Zonchello ha un parco ben curato nel cuore della città, raggiungibile a piedi – prosegue Murgia – ed è ben servito dagli autobus. Inoltre, avere a due passi il centro intermodale, è un valore aggiunto. Ma al di là delle numerose potenzialità, aspetto da non sottovalutare è che la struttura è già costruita e subito utilizzabile. Si eviterebbero spese inutili per realizzarne una nuova. Poi, chiunque ne prendesse la gestione – aggiunge – avrebbe un controllo quotidiano. Una struttura pubblica darebbe posti di lavoro sicuri e dal punto di vista sociale si avrebbe una ricaduta enorme. Per questa annualità è stata finanziata una Rsa a Oliena di 30 posti letto. La richiesta del territorio, però, è ben più ampia. Ora – conclude Alessandro Murgia – ciò che conta è avviare la procedura per ampliare il servizio con una lungodegenza riabilitativa a regime, con almeno 30 posti letto, e una rete di Rsa, compresa quella cittadina. L’ideale è averne diverse, pubbliche ovviamente, sparse però nel territorio. Penso valga la pena puntare su questo progetto».

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