L’isola rimpiange i bei tempi: «Manca la vocazione turistica»
LA MADDALENA. A Cala Gavetta i titolari di alcune delle storiche attività commerciali ricordano i bei tempi, quando l'isola era presa d'assalto dai diportisti. Gli anni d'oro per il porto turistico...
LA MADDALENA. A Cala Gavetta i titolari di alcune delle storiche attività commerciali ricordano i bei tempi, quando l'isola era presa d'assalto dai diportisti. Gli anni d'oro per il porto turistico che si affaccia sulla Colonna Garibaldi, in cui ancora non esistevano regolamenti e c'erano le barche ormeggiate in rada su più fila. Oggi sono convinti che con alcuni suggerimenti e investimenti il porto possa tornare ai fasti di un tempo. «Lo sviluppo dell'economia per La Maddalena arriva dal mare – dice Enzo Barretta, il ristoratore che nel 1958 aprì “La Grotta”, la storica attività oggi è in mano al figlio –. Il porto va gestito in maniera diversa, deve creare indotto. La struttura va sviluppata e va cambiato il modo di gestirla. Il Comune deve incassare di più e reinvestire nel settore della nautica. Non sarebbe male una gestione mista, pubblico-privata. Inoltre vanno create delle attrazioni in più per i giovani turisti, che quest'anno abbiamo finalmente visto passeggiare in paese». «Oggi il porto di Cala Gavetta non ha una vocazione turistica – sostiene Chicco Sabatini, dello storico negozio “Nautica Sabatini” –. L'azienda di famiglia è nata nel 1921. Mio nonno vendeva carbone all'epoca. Nel tempo si è trasformata, adattandosi alle esigenze. Credo che sulla banchina del porto gestito dal Comune ci sia carenza di personale, gli ormeggiatori attuali si danno molto da fare ma bisognerebbe assumerne altri per offrire servizi adeguati ai clienti. Il turista va coccolato, l'amministrazione dovrebbe potenziare anche l'apparato tecnico. Il diportista deve essere invogliato a scegliere La Maddalena». Daniela Susini, titolare di una gioielleria e di un centro di telefonia ricorda i tempi in cui al porto di Cala Gavetta ormeggiavano molti yacht. «Negli anni Ottanta avevamo lì vicino un negozio, c'erano le barche disposte su tre, quattro fila. Era una bella visione! Bisogna far ritornare le grandi imbarcazioni. E aumentare i posti riservati ai diportisti. Andrebbero spostati gli attracchi dei traghetti, così come i posti per i pescatori». «È mancata la promozione in questi anni – afferma Monica Moriani, dello storico negozio “Boulangerie Moriani” –. Il porto turistico di Cala Gavetta deve qualificare e offrire maggiori servizi». (w.b.)