La Nuova Sardegna

Olbia

Terreni contesi per il Mater Olbia, la Procura chiede il dissequestro

La polizia locale durante il blitz per il sequestro dei terreni del Mater Olbia
La polizia locale durante il blitz per il sequestro dei terreni del Mater Olbia

Il procedimento era stato avviato nei confronti di Alfio Deiana, l'allevatore che aveva recintato le aree in cui sorgeranno i parcheggi della struttura sanitaria

25 settembre 2015
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OLBIA. La procura della Repubblica ha chiesto l’archiviazione del procedimento avviato contro Alfio Deiana, l’allevatore olbiese accusato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni per aver recintato i terreni che occupa da anni – in contenzioso con l’amministrazione comunale – destinati a diventare i parcheggi del nuovo ospedale Mater Olbia. Con l’archiviazione è stata chiesta la revoca del sequestro dei terreni effettuato a Ferragosto dalla polizia municipale, su mandato del Comune.

Deiana ha prodotto al magistrato inquirente, gli atti che confermano, con tanto di ordinanze, le cause civili avviate contro l’ex fondazione San Raffaele e l’amministrazione. Il  magistrato inquirente ha chiuso in tempi rapidissimi l’indagine penale nata alla vigilia di ferragosto dopo l’irruzione dei vigili nei terreni occupati da Deiana. Il quale, sostenuto dall’avvocato Stefano Deiana,  presentò opposizione contro il sequestro, invocando la buona fede.  L’intero incartamento è stato valutato, a favore dell’indagato, dal sostituto procuratore della Repubblica di Tempio Angelo Beccu che ha deciso di chiudere il caso sollecitando una archiviazione e il dissequestro dei terreni.

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