La Nuova Sardegna

Olbia

Referendum, il Pd spiega le ragioni del sì

Referendum, il Pd spiega le ragioni del sì

Calangianus, la riforma costituzionale illustrata dai dirigenti regionali e dal senatore Cucca

26 novembre 2016
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CALANGIANUS. Si è svolto nei giorni scorsi nell’auditorium di Calangianus, il convegno “Le ragioni del sì che rafforzano l’Italia”, per discutere in merito alla riforma della Costituzione oggetto del referendum del 4 dicembre. Organizzato dal circolo Pd di via Carlo Alberto, l’incontro ha visto, tra i relatori, la presenza del senatore Giuseppe Luigi Cucca, di Pier Luigi Caria e Patrizia Desole (dirigente regionali Pd), e del vice-presidente di EcoDem Massimo Pintus. I lavori sono stati moderati dalla componente del circolo Pd locale, Simonetta Melis, relazionando sulle motivazione per le quali sarebbe opportuno votare “si”. La riforma costituzionale è stata quindi analizzata dal punto di vista giuridico e tecnico dal senatore Cucca e da Massimo Pintus, professore di diritto costituzionale. Il primo si è soffermato sugli effetti del superamento del bicameralismo paritario che vige oggi in Italia; il secondo, invece, ha discusso sulla riforma del titolo V della Costituzione, che regola i rapporti tra Stato ed enti locali. I lavori sono continuati con un confronto all’americana sulla riforma referendaria che ha visto il coinvolgimento del pubblico intervenuto con domande e perplessità alle quali sono state date risposte tecniche e politiche. Le ragioni del sì sono state rappresentate da Pier Luigi Caria, ex consigliere regionale Pd, che ha sottolineato come, con il referendum è in gioco il futuro del paese, la possibilità di restare in Europa a pieno titolo. La Desole ha posto l’accento sull’opportunità, a livello sanitario, di avere tutti gli stessi diritti e tutele, da nord a sud. I lavori si sono quindi conclusi in tarda serata con i saluti e i ringraziamenti da parte della Melis a nome del “Comitato per il sì” di Calangianus e del circolo Pd di via Carlo Alberto. In sala anche esponenti Pd locali. (s.d.)

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