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Distretto culturale, Trinità assente

Distretto culturale, Trinità assente

Il caso sollevato dalla minoranza: passano i treni e noi guardiamo

10 febbraio 2017
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TRINITA’. Il gruppo di minoranza "Lavorare Insieme" di Trinità spiega in una nota che«il 1° febbraio, dopo la grande protesta della Coldiretti che ha visto a Cagliari interessati i sindaci della nostra zona e gli imprenditori sardi, c'è stato un incontro fondamentale a Tempio, nato per il territorio dai tavoli istituzionali dell'assessorato al Turismo, col più grosso tour operator cinese: Trinità era assente».

I 4 consiglieri Francesco Lepori, Carlo Mela, Gian Michele Suelzu e Paride Pileri, spiegano che «all'incontro-presentazione del nuovo progetto che rientra nel solco della città dei paesi e i Psl, si parlava del nuovo Distretto Culturale della Gallura: Trinità anche qui era assente. Ci chiediamo quale coscienza animi il concetto di crescita economica del nostro Comune quando, a fronte di un potenziale finanziabile a livello privato, organizzato di 7 milioni di euro per tutta la Gallura, Trinità non informa, non pianifica, non si confronta. Si guarda solo su Costa Paradiso senza armonizzarne una crescita adeguata a nuovi mercati green, a fronte di numerosi nuclei familiari in crisi economica la dove i fondi regionali spartiti a pioggia per combattere le grandi povertà non bastano». Ancora: «Ci vogliono risorse che portino cultura e con questa nuove forme di lavoro che approccino il turista atipico, quello stanziale, quello che rimane per più tempo e consuma e che vuol conoscere il territorio. Illuminati gli interventi di tutti i sindaci dell'Alta Gallura, assente il nostro. Importante è stata l'attività di coordinamento del presidente Toni Stangoni, del neo eletto presidente Anci Emiliano Deiana. Così come sono stati ricchi quelli di dirigenti scolastici, archeologi come la Spano, musicisti (Favata e Deiana) e di Filippo Sanna (presidente Agci Gallura cooperative)». Una preoccupazione che lamenta "Lavorare insieme", presente all'incontro: «Pare non interessi alcuni nostri amministratori di maggioranza che, dopo una recente proposta importante accolta positivamente dalla minoranza presentata dal consigliere Vitiello, non vede conglobato l'interesse di altri attori. Preferiscono magari organizzare viaggi istituzionali anzichè partecipare gratuitamente e lottare contro la crisi economica e culturale: passano i treni e noi stiamo a guardare». (s.d.)

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