priatu
Monte Pinu, una ferita aperta nuovo incontro sulla strada
OLBIA. La strada di Monte Pino è interrotta dal giorno della tragica alluvione del 18 novembre 2013. Troppo tempo è passato e l'importante arteria stradale rimane chiusa. Per questo motivo, oggi, a...
14 giugno 2017
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OLBIA. La strada di Monte Pino è interrotta dal giorno della tragica alluvione del 18 novembre 2013. Troppo tempo è passato e l'importante arteria stradale rimane chiusa. Per questo motivo, oggi, a Priatu (frazione di Sant'Antonio di Gallura) è previsto un incontro informativo dal titolo "Strada provinciale 38bis. Olbia-Tempio Monte Pino. Tre anni e mezzo dopo il disastro".
L'incontro, che si terrà a partire dalle 16.30, nei locali delle ex scuole di Priatu è stato promosso dall'amministrazione comunale di Sant'Antonio di Gallura in collaborazione con l'Anas. Oltre agli amministratori, infatti, interverrà il tecnico Valter Bortolan, responsabile coordinamento territoriale Anas Sardegna con i funzionari della direzione progettazione e realizzazione lavori di Anas Roma. Si dialogherà anche con i cittadini che da tempo hanno costituito il comitato spontaneo in difesa della strada.
«L'invito – dice il sindaco di Sant’Antonio di Gallura, Carlo Duilio Viti – naturalmente è esteso a tutti, in particolare ai colleghi sindaci del territorio che hanno sposato la nostra protesta per il bene di tutta la Gallura e che hanno a cuore la causa». (s.d.)
L'incontro, che si terrà a partire dalle 16.30, nei locali delle ex scuole di Priatu è stato promosso dall'amministrazione comunale di Sant'Antonio di Gallura in collaborazione con l'Anas. Oltre agli amministratori, infatti, interverrà il tecnico Valter Bortolan, responsabile coordinamento territoriale Anas Sardegna con i funzionari della direzione progettazione e realizzazione lavori di Anas Roma. Si dialogherà anche con i cittadini che da tempo hanno costituito il comitato spontaneo in difesa della strada.
«L'invito – dice il sindaco di Sant’Antonio di Gallura, Carlo Duilio Viti – naturalmente è esteso a tutti, in particolare ai colleghi sindaci del territorio che hanno sposato la nostra protesta per il bene di tutta la Gallura e che hanno a cuore la causa». (s.d.)