La Nuova Sardegna

Olbia

I sindacati: sì all’autonomia scolastica

I sindacati: sì all’autonomia scolastica

Cgil, Cisl e Uil in difesa degli istituti di Santa Teresa, Aggius e San Teodoro

17 dicembre 2019
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SANTA TERESA. Le autonomie scolastiche costituiscono una risorsa per il territorio. È quanto sostengono i sindacati della Cgil, Cisl e Uil in difesa della scuola pubblica. Categorico il loro no sul dimensionamento di alcuni plessi galluresi. Per una manciata di iscritti in meno rischiano di perdere la loro autonomia gli istituti comprensivi di Santa Teresa, San Teodoro e Aggius. Esemplificando, resterebbero senza un dirigente scolastico e un direttore dei servizi amministrativi. Durante la conferenza provinciale a Sassari per il dimensionamento scolastico 2019/2020, i rappresentanti territoriali della Gallura, Francesca Sardo, Marina Catte e Federico Fadda hanno presentato un documento unitario con i colleghi del territorio sassarese in difesa di tutte le autonomie scolastiche della provincia di Sassari. «Soprattutto per quelle sottodimensionate – affermano -, in funzione delle particolarità e specificità della Sardegna: spopolamento, orografia del territorio, trasporti da terzo mondo». In un incontro precedente col commissario straordinario, i rappresentanti sindacali hanno evidenziato che la Gallura ha 27 autonomie su 32. Rientrano cioè nelle classificazioni di comune montano e piccola isola. Proprio per le peculiarità dei territori rivendicando quindi una deroga per le tre autonomie in sofferenza numerica. La loro proposta: «I numeri dei grandi istituti, ad esempio, Olbia e Tempio, devono essere utilizzati in compensazione per mantenere le autonomie sotto dimensionate, al fine di garantire, in certi casi, l'ultimo presidio dello Stato nei piccoli centri». Ricordano che la loro partecipazione all'incontro col commissario è stata determinante per la stesura del documento della Provincia, votato all'unanimità in conferenza. Documento che ha recepito tutte le loro osservazioni.

«Purtroppo non è bastato convincere il commissario sul buon senso delle nostre tesi – dichiarano i segretari, favorevoli, come in passato, anche a un ampliamento dell'offerta formativa superiore a Olbia –. Siamo profondamente contrariati per la decisione presa dall'assemblea dei sindaci, presenti alla conferenza, di cassare per l'ennesima volta l’indirizzo socio sanitario in città. Siamo convinti che la battaglia per l'attivazione di tale percorso formativo nella Gallura costiera sia importante, c’è una grande richiesta di professionalità di questo tipo sia sul territorio, che oltre». (w.b.)

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