La Nuova Sardegna

Olbia

La Maddalena, donna muore poche ore dopo il ricovero: la famiglia presenta denuncia

La Maddalena, donna muore poche ore dopo il ricovero: la famiglia presenta denuncia

La paziente maddalenina si era rivolta al Pronto soccorso del Paolo Merlo per problemi al cuore. In base al protocollo non era così grave per essere trasferita in Cardiologia a Olbia

23 giugno 2020
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LA MADDALENA. Le prime difficoltà a respirare la mattina di ieri 22 giugno, il cuore che martella il petto, la corsa in ospedale accompagnata dal figlio. Un quadro clinico delicato per una donna di 66 anni, stabilizzata dai medici del Pronto soccorso seguendo il protocollo concordato con Olbia. Nello staff di prima assistenza manca il cardiologo. L'attesa di diverse ore per il risultato del tampone Covid prima del ricovero in osservazione, nel pomeriggio, all'interno del reparto di Medicina dell'ospedale Paolo Merlo. Questa mattina, 23 giugno, il cuore della donna ha smesso di battere. La famiglia ha presentato denuncia ai carabinieri. Chiede che sia fatta chiarezza. E con lei tutta la comunità isolana.

Nella stessa giornata di ieri un altro paziente accusa problemi cardiaci. Il suo quadro clinico, valutato più grave dal personale del Pronto soccorso, fa scattare la procedura: da Olbia si alza in volo l'elisoccorso, l'uomo viene trasportato al Giovanni Paolo II e ricoverato nel reparto di Cardiologia dove si trova in condizioni stazionarie.

La Maddalena si stringe intorno alla famiglia della paziente isolana deceduta. Dolore e rabbia, a un solo mese dal caso di un'altra donna maddalenina morta di infarto nella sua abitazione, senza poter essere trasferita all'ospedale isolano perché non autorizzato a ricevere codici gialli e rossi. Inutile l'arrivo dell'elicottero in meno di venti minuti.

Episodi che hanno reso ancora più determinata la protesta della comunità maddalenina in difesa del suo ospedale cannibalizzato nel corso degli anni dalla Regione in modo bipartisan. Una protesta guidata dall'associazione Presidio Paolo Merlo che non ha colore politico, perché la salute non è nè di destra nè di sinistra. E' un diritto sancito dalla Costituzione.

Sul caso è intervenuto anche il sindaco Luca Montella con un duro post su Facebook: "Vogliamo chiarezza e trasparenza. Sarebbe inaccettabile ed inconcepibile che un paziente possa pensare anche solo per un minuto che, di fronte ad una esigenza sanitaria, ci sia il rischio di finire di colpo in un incubo. Vorremmo pure finire di piangere morti sospette". (serena lullia)

 

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