La provocazione del rapper olbiese Noia
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Il rapper olbiese Noia in un'immagine del suo profilo FacebookDisponibile sui digital store l’ultimo singolo dell’artista dal titolo “Battone”
21 novembre 2020
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OLBIA. Suono fresco, versi diretti, provocazione. Sono, a un primo ascolto, gli elementi che balzano subito all’orecchio: è uscito l’ultimo singolo del rapper olbiese Noia, “Battone” il titolo. Provocatorio, si diceva, lo si intuisce subito. Un brano esplicito con cui il rapper si riferisce a certe logiche della scena musicale e del mondo dello spettacolo di oggi, propense a un certo desiderio di apparire. «Non voglio diventare l’ennesima “battona” della musica urban italiana», senza troppi giri, è così che Noia parla di sé e del suo ultimo brano. Il singolo è disponibile sui digital store, e segue il videoclip di “Sole rosso” pubblicato in estate e al singolo "Punk road" a settembre. All’interno di questa nuova uscita, una strumentale che esce dagli stilemi di stampo trap cari agli ultimi lavori discografici della scena rap. «La strumentale è nata dall’idea di un amico. Ho preso l’essenza e da lì ho riarrangiato – spiega l’olbiese Noia –. È un pezzo con strumenti suonati, chitarre e bassi sono quelli di Andrea Derosas, io ho aggiunto la parte di synth e il beat. La canzone è un contraltare a tutto quello che di musicale c’è in questo momento». Nel mirino, il continuo apparire e l’ostentazione, «di cose che spesso neanche si hanno. Uso la metafora della “battona”, per quanto forte, proprio in quel senso. Non parlo solo delle donne, vedo la musica in questo modo, e molti nuovi artisti sembrano comportarsi in questo modo». La visibilità al grande pubblico, per Noia, è arrivata con la pubblicazione dell’album “Terranova”, progetto olbiese nelle intenzioni e negli interpreti. Oltre a lui, nei brani figuravano Quint Mille e soprattutto En?gma. Era il 2018 e Noia aveva pubblicato l’album d’esordio, #grigionoia. (p.a.)