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Golfo Aranci, mille firme contro le suite di lusso nell’ex semaforo di Capo Figari

Golfo Aranci, mille firme contro le suite di lusso nell’ex semaforo di Capo Figari

Petizione su Change.org per dire no al progetto Newfari srl

07 luglio 2023
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Golfo Aranci Più di mille firme in poco più di 24 ore. Sono quelle di coloro che hanno sottoscritto la petizione aperta su Change.org per dire no al progetto di una società privata che vuole trasformare in hotel di lusso il vecchio semaforo di Capo Figari, lo storico edificio che nel 1932 ospitò l’esperimento di Guglielmo Marconi per la prima trasmissione a onde corte tra Sardegna e Penisola. La petizione è stata aperta dal consigliere comunale di minoranza Andrea Viola a nome del gruppo consiliare “Cambia con noi”. Firmano golfarancini ma non solo, alcuni sono stranieri. Tutti spiegano perché aderiscono all’iniziativa. «È un patrimonio della collettività. Dovrebbe diventare un museo aperto a tutti. Non un hotel per pochi. La storia è importante. Non uccidiamola per gli interessi di pochi»: è uno dei messaggi scritti sulla piattaforma internet e riassume in breve i motivi del no al progetto della Newfari srl, la società che ha ottenuto dalla Regione la concessione trentennale del vecchio semaforo e della ex batteria Serra per realizzarvi otto suite di lusso per turisti facoltosi.

L’intervento rassicurante dell’amministratore della società Alessio Raggio non ferma la protesta. Raggio, in lunga lettera, a proposito dell’ex semaforo ha scritto che la Newfari srl «è ben consapevole si tratti un bene identitario per Golfo Aranci, per la Sardegna e l'Italia tutta», che la società «ha l'esperienza per poter fare un buon lavoro, speriamo ottimo con l'aiuto di tutti», che il progetto «recepisce anche l'intesa formale tra Comune di Golfo Aranci, Soprintendenza e Regione Sardegna che sancì (nel 2019) la rifunzionalizzazione e valorizzazione in chiave turistica del sito», e che nel settembre 2020 il progetto era stato presentato «a parte del consiglio comunale tra cui il sindaco nella sala consiliare di Golfo Aranci» e «tutti si mostrarono cordiali, disponibili e propositivi anche a un miglioramento laddove necessario al progetto vincitore di gara nazionale». Raggio ha aggiunto che, progetto alla mano, la società è pronta a confrontarsi con il Comune e i cittadini.

Le dichiarazioni di Raggio sulla presentazione del settembre 2020 hanno fatto scattare la dura reazione della minoranza consiliare. «Abbiamo appreso – scrivono i consiglieri comunali Giorgio Muntoni, Michelino Greco, Andrea Viola e Giuly Masala – che contrariamente a quanto dichiarato dal sindaco la società concessionaria ha presentato i propri progetti all'amministrazione che come al solito non ha informato né i sottoscritti consiglieri né la popolazione. Questo solito atteggiamento ci lascia ancora una volta molto preoccupati per il futuro del nostro paese. Il nostro territorio continua a essere gestito e amministrato non da chi sarebbe preposto ma da altri enti, imprenditori non golfoarancini e speculatori vari. Il tutto con un atteggiamento supino e completamente omissivo ai danni dell'interesse generale. Non possiamo lasciare passare in silenzio l' ultimo atto di svendita della nostra storia, della nostra identità e del nostro unico patrimonio ambientale».

La minoranza assicura che si batterà perché Capo Figari non venga privatizzato: «In nome del dio denaro non si può vendere la nostra anima. Non può diventare oggetto e di utilizzo esclusivo in mano auna società privata. Oltre al consiglio comunale ci attiveremo in tutte le sedi coinvolgendo tutte le organizzazioni ambientali e culturali». (a.se.)

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