Furto di energia a Porto Rotondo, in tribunale nonnina di 83 anni
La donna è accusata di aver manomesso il contatore della sua abitazione
Porto Rotondo A 83 anni si ritrova a dover affrontare un processo per furto di energia. È questa l’accusa mossa dalla Procura di Tempio a un’anziana che risiede a Porto Rotondo. Secondo il capo d’imputazione, la donna avrebbe manomesso il contatore della sua abitazione per impossessarsi di un quantitativo di energia che l’ente erogatore, ovvero l’Enel, ha quantificato in circa 1500 euro (oltre 8mila kilowatt dal 2017 al 2021).
Un’insolita vicenda, non tanto per il reato, quanto per il fatto che appare inverosimile che possa essere stata proprio la nonnina l’autrice della manomissione dell’apparecchio. Fatto sta che, in seguito a un controllo nel contatore della sua abitazione, i tecnici dell’Enel hanno trovato dei sigilli rotti e l’applicazione di un by-pass. È scattata, quindi, la denuncia. E nei confronti della 83enne è stato emesso un decreto penale di condanna. L’udienza di ieri è stata rinviata per un problema di notifica. È probabile che il suo difensore chieda per l’anziana la messa alla prova. (t.s.)