Olbia. Entrano nel vivo gli antichi riti della settimana santa olbiese. Il cuore delle celebrazioni sarà come sempre la chiesa di San Paolo, nel centro storico, guidata dal parroco don Gianni Satta. Oggi, giovedì santo, alle 18 la messa “in cena Domini”, la lavanda dei piedi, la reposizione e l’adorazione del Santissimo sacramento, mentre alle 21 l’incontro con la Vergine addolorata e gli strumenti della passione con partenza da San Paolo.
Domani, venerdì santo, il giorno più atteso e sicuramente più suggestivo. Alle 18 la celebrazione della passione del Signore e alle 21 S’Iscravamentu, lo schiodamento, con la deposizione di Cristo dalla croce. Un antico rito, animato dalla confraternita di Santa Croce, che richiama ogni anno centinaia di persone, anche non praticanti e non credenti. Infine la processione nelle vie del centro storico. Domani, per la seconda volta nella storia della settimana santa olbiese, sarà un laico a commentare in sardo la passione e la morte di Cristo. A salire sul pulpito di San Paolo sarà infatti lo scrittore nuorese Marcello Fois. I canti, invece, saranno a cura dal coro Olbia folk ensemble.
Sabato la veglia pasquale con inizio alle 23 in chiesa, mentre domenica, giorno di Pasqua, la messa delle 10 con la distribuzione del pane. Alle 11.30 la processione de S’Incontru, con i simulacri della Madonna e del Cristo risorto che si incontreranno in piazza Regina Margherita. Anche quest’anno i riti della settimana santa sono sostenuti dal Comune, con l’assessorato alla Cultura, guidato da Sabrina Serra, che ha disposto un finanziamento di 5mila euro. Tra le novità l’ illuminazione notturna della cupola di San Paolo, grazie a un impianto donato nei giorni scorsi dal Lions Club di Olbia.
