Uccise l’ex amico con il tubo dell’aspirapolvere: inizia il processo a Fabio Malu
Luras, il fatto risale al luglio del 2023. Davide Unida morì quattro giorni dopo in ospedale
Luras Si è aperto oggi, 8 aprile, in Corte d'assise a Sassari, il processo a Fabio Malu, il giovane di Luras accusato di aver ucciso il suo compaesano Davide Unida colpendolo col tubo di un aspirapolvere. Il 32enne, difeso dall'avvocato Giampaolo Murrighile, deve rispondere di omicidio volontario aggravato da futili motivi. Attualmente si trova agli arresti domiciliari. Oggi era presente in aula. I genitori della vittima e i tre fratelli si sono costituiti parte civile (già in udienza preliminare) con l'avvocato Sergio Milia.
La corte, presieduta da Massimo Zaniboni, ha rigettato l'eccezione preliminare sollevata dal difensore dell'imputato che chiedeva l'annullamento del capo d'imputazione sostenendo che non fossero state specificate in maniera chiara le circostanze delle aggravanti per futili motivi, richiesta a cui si sono opposti il pubblico ministero Alessandro Bosco e la parte civile. Tra i due compaesani c'erano forti dissapori che andavano avanti da anni, sfociati anche in denunce reciproche. L'aggressione era avvenuta nel centro di Luras al culmine di una lite, l'8 luglio 2023. Secondo la ricostruzione dei fatti, Unida aveva affrontato con un’ascia l'ex amico che, dopo essersi allontanato, era ritornato da lui brandendo un tubo metallico col quale lo aveva colpito più volte. Davide Unida era morto quattro giorni dopo in ospedale a causa delle gravissime lesioni riportate alla testa. (t.s.)