La Nuova Sardegna

Olbia

Scuola e sanità

Primo soccorso, trecento liceali di Tempio pronti a usare il defibrillatore

di Giuseppe Pulina
Primo soccorso, trecento liceali di Tempio pronti a usare il defibrillatore

I ragazzi hanno seguito un corso tra esercizi e simulazioni: per tutti è arrivato il certificato internazionale

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Tempio Quasi 300 liceali delle ultime classi del “Dettori” saprebbero come, all’occorrenza, usare un defibrillatore. Per conoscerne l’impiego hanno frequentato un breve corso di formazione valutato dalla scuola di appartenenza come esperienza caratterizzante il Pcto. E questo a dispetto di quanti ritengono che il Pcto (sigla che definisce la “vecchia” alternanza scuola-lavoro) non sia poi così importante. Certo, nessuno dei 300 si augura di dovere un giorno farne uso, ma, come si dice in casi come questo, la prudenza non è mai troppa. Gratuito e rivolto a tutti gli studenti delle quarte e quinte dei diversi indirizzi del vecchio liceo “Dettori”, il corso aveva già nella sua titolazione l’indicazione del fine per il quale è stato ideato: “A scuola di Primo Soccorso”. Si tratta di un progetto nato per diffondere la cultura della sicurezza e della tutela della salute tra gli studenti sardi. Nella sua organizzazione convergono diverse sigle istituzionali: la direzione regionale dell’Inail, l’Ufficio Scolastico Regionale, l’Areus (Azienda Regionale per l’Emergenza Urgenza della Sardegna) e la società scientifica Italian Resuscitation Council (IRC).

«Il progetto si sviluppa attraverso una formazione su larga scala di tipo esperenziale – spiega il professore Pierpaolo Cecchini, referente della scuola – strutturata, sistemica e uniforme su tutto il territorio regionale all’esecuzione delle manovre salvavita. Manovre come la rianimazione cardiopolmonare, la disostruzione delle vie aeree da corpi estranei, defibrillazione esterna automatizzata BLS-D e la gestione del sanguinamento da trauma». Tante operazioni che esigono almeno un bagaglio minimo di conoscenze specifiche. Alla teoria si è unità così anche la pratica, attraverso esercizi e simulazioni che hanno impegnato tutti gli studenti. «Le attività formative hanno compreso anche la conoscenza del sistema di emergenza e urgenza regionale, elementi di primo soccorso, la conoscenza dell’applicazione che permette di allertare e reclutare i soccorritori occasionali che possono essere testimoni di un arresto cardiaco». Diretto da due specialisti, i dottori Federico Serpi e Francesca Piras, coadiuvati da istruttori Bls-D con qualifica Irc, il corso è stato apprezzato dagli studenti, che ne hanno colto l'importanza e l’utilità. Alla fine sono stati consegnati quasi 300 certificati internazionali di formazione, validi come qualifica di esecutore Bls-D livello internazionale per un totale di 5 ore di Pcto. Del corso ha fruito anche il personale docente e Ata, che ha così potuto incrementare le ore di formazione personale.

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