La Nuova Sardegna

Olbia

L’industriale del mare

Olbia, verso il porto turistico bis: prove tecniche sul lungomare

di Giandomenico Mele
Olbia, verso il porto turistico bis: prove tecniche sul lungomare

Barche dal Molo Bosazza a via Poltu Ezzu a causa del maestrale: gli ormeggi temporanei anticipano il diportismo del futuro

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Olbia Prove tecniche di porto turistico bis nel centro di Olbia. Gli ormeggi temporanei che si stanno susseguendo negli ultimi dieci giorni causa maltempo sulle banchine del Molo Bosazza, ma soprattutto del Molo Vecchio e di via Poltu Ezzu, rappresentano la prima fotografia della nuova conformazione della portualità turistica nel centro della città. A causa delle condizioni meteo avverse, con il maestrale che dopo settimane di calma ha ripreso a soffiare sulle coste galluresi, la Direzione marittima e la Capitaneria di porto hanno deciso di concedere l’ormeggio temporaneo sulle banchine provvisorie di quello che sarà il nuovo porto turistico affiancato a quello del Molo Brin, già assegnato in concessione alla Quay Royal, società che fa capo a Moys, titolare della Marina di Olbia. Proprio l’interdizione delle banchine del Molo Brin, in attesa dell’inizio dei lavori per la realizzazione dell’approdo per maxi yacht, insieme alle condizioni meteo, che hanno impedito la sosta delle imbarcazioni in rada, hanno imposto l’esigenza di utilizzare gli spazi in banchina che vanno da Bosazza a via Poltu Ezzu, accanto a via Genova e all’ingresso della sopraelevata sul centro cittadino. «Un provvedimento temporaneo per motivi di sicurezza, sulle banchine resta vietato l’ormeggio in condizioni normali» fanno sapere dalla Direzione marittima del nord Sardegna. Intanto, però, la stessa Adsp sta valutando le prime manifestazioni di interesse per la concessione delle aree del Molo Vecchio, Bosazza, fino a Via Poltu Ezzu, in vista di un nuovo porto turistico, dopo il via libera all’adeguamento tecnico funzionale, che aveva previsto una destinazione nautica per il diportismo anche su quelle aree. «Con quella destinazione che punta sulla nautica da diporto, ci sarà un waterfront cittadino interamente destinato al diportismo di alto livello – aveva spiegato Massimo Deiana, presidente dell’Adsp del Mare di Sardegna –. Abbiamo lavorato con grande determinazione e abbiamo fortemente voluto questo tipo di economia portuale, che caratterizza la città di Olbia e tutta la regione. In questo momento siamo in grado di processare le eventuali domande di concessione, alcune manifestazioni di interesse saranno già valutate, e in futuro sottoposte a procedura di evidenza pubblica e messe in competizione».

Nuova concessione Per i nuovi spazi portuali demaniali si potrà procedere con l’iter per la concessione, con un target di imbarcazioni che non dovrebbe contemplare i giga yacht, ma barche di dimensioni inferiori. I 650 metri di banchinamenti e relativi specchi acquei potranno essere riqualificati e destinati, in maniera ordinata e funzionale, alla nautica da diporto. Un passaggio che allinea la vocazione turistico ricreativa di quel tratto di waterfront agli strumenti pianificatori in vigore e alle strategie di sviluppo della città. Il compendio portuale, dal Brin fino alla testata che coincide con la fine di via Redipuglia, si trasforma in maniera definitiva ed ordinata in volano per il comparto nautico, cantieristico e turistico-ricreativo.

Hub portuale Il centro di Olbia diventerà così un grande hub del diportismo nautico affacciato sul golfo. Lo scorso ottobre, infatti, l’Adsp, dopo il via libera del Consiglio superiore dei Lavori pubblici, aveva dato l’ok all’adeguamento tecnico funzionale, che costituiva la modifica del Piano regolatore portuale, per l’estensione della funzione di nautica da diporto anche alla banchina che collega il Molo Vecchio con il Molo Bosazza e alla banchina prospiciente via Poltu Ezzu, che va dalla radice della banchina di ponente fino al viadotto. In pratica tutta l’area frontale a via Genova e Principe Umberto si trasformerà in un grande porto turistico, limitatamente alle aree che non alterano sostanzialmente la struttura del Prp vigente e in linea con il Puc adottato dal Consiglio comunale di Olbia. Una rivoluzione che colloca Olbia alla pari di altri modelli celebri a livello europeo, come il porto di Barcellona. La modifica di funzione ha così consentito di sanare una situazione che vedeva l’area utilizzata da 20 anni per l’ormeggio stagionale e saltuario di imbarcazioni da diporto, permettendo di coinvolgere, nella strategia di sviluppo di questa porzione del porto di Olbia, anche il risanamento del Bosazza, che potrà essere utilizzato per servizi portuali connessi alla nautica da diporto ed alla assistenza del cittadino.

Porto turistico Un nuovo passaggio in continuità verso la nautica da diporto, dopo il via libera al più grande porto turistico per mega e giga yacht della Sardegna, che sarà ospitato al Molo Brin, lo spazio di mare davanti al Comune di Olbia. Sono previsti 17 nuovi posti barca, con ormeggio poppiero per imbarcazioni da 45 a 160 metri di lunghezza. I giganti del mare faranno presto tappa al centro della città, i lavori per il nuovo porto turistico sono già iniziati, dopo il rilascio della concessione di 30 anni alla società Quay Royal, di proprietà della Moys-Marina di Olbia, sulle aree demaniali marittime, inclusa l’area dell’ex magazzino portuale, per tutti “Ex Officine Mameli”, per la realizzazione di un approdo per la nautica da diporto. Provvedimento a chiusura di un iter lungo e complesso che, una volta completati i lavori di riqualificazione degli spazi, trasformerà parte del vecchio porto commerciale di Olbia nel cuore pulsante del diportismo per il segmento dei mega e giga yacht.

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