Il consigliere comunale: «Ammonio nell’acqua, adesso risarcitemi»
La Maddalena, Francesco Vittiello diffida Abbanoa dopo una congiuntivite acuta
La Maddalena Una diffida formale con richiesta di risarcimento danni ad Abbanoa Spa. È quanto ha notificato l’avvocato Claudio Manca, per conto del suo assistito Francesco Vittiello, 64 anni, da qualche giorno consigliere comunale di opposizione. La vicenda prende le mosse dal campionamento ufficiale effettuato dall’Arpas di Sassari il 3 giugno presso la nicchia contatore di via Cesaraccio 34, dove è stato riscontrato il superamento del parametro ammonio (0,56 mg/L) oltre i limiti fissati dal decreto legislativo del 2023. A seguito di quell’accertamento, il Dipartimento di prevenzione della Asl Gallura ha emesso un provvedimento, il 6 giugno, notificato al gestore e al Comune. Tre giorni dopo, il sindaco di La Maddalena Fabio Lai ha firmato l’ordinanza con cui ha dichiarato non idonea all’uso potabile l’acqua erogata dalle condotte idriche, vietandone il consumo come bevanda e per l’incorporazione negli alimenti.
Nonostante il divieto, il 17 giugno il consigliere Vitiello, ignaro della situazione, utilizza l’acqua della rete pubblica per fare una doccia. L’ingresso dell’acqua negli occhi gli avrebbe provocato una congiuntivite acuta, per la quale si reca al pronto soccorso dell’ospedale Paolo Merlo. La diagnosi medica conferma l’infiammazione e prescrive una cura con collirio con prognosi di cinque giorni. Secondo Vittiello e l’avvocato è stata la presenza di ammonio, superiore ai livelli consentiti di legge, la causa della congiuntivite. Nella diffida, l’avvocato Manca sottolinea come «il gestore del servizio idrico integrato abbia l’obbligo contrattuale di fornire acqua potabile conforme alle norme. La somministrazione di acqua non idonea costituisce inadempimento contrattuale: la potabilità rappresenta una qualità essenziale del servizio. Alla luce della documentazione sanitaria e dell’ordinanza sindacale, viene evidenziato nella diffida un nesso causale diretto tra l’utilizzo dell’acqua contaminata e l’insorgenza della congiuntivite.
Per questo motivo, Vitiello «diffida e costituisce in mora Abbanoa» chiedendo un risarcimento complessivo di 800 euro, così ripartiti: 500 euro per danno biologico temporaneo, legato alla congiuntivite e al periodo di inabilità; spese mediche sostenute, da documentare; 300 euro per danno morale, legato all’ansia e al disagio patito. Alla cifra si aggiungeranno le spese legali, calcolate secondo i parametri. Abbanoa avrà 15 giorni di tempo dalla notifica per adempiere, trascorsi i quali il legale procederà per vie giudiziarie.