Israeliani in vacanza, altre due giornate di protesta in Gallura
La mobilitazione degli attivisti pro Palestina a Olbia e a Santa Teresa
Olbia Domani mattina, venerdì 12 settembre, alle 10,30 un nuovo sit-in di protesta all’aeroporto di Olbia. Invece sabato alle 18,30 un corteo solidale di fronte al resort Mangia’s di Santa Reparata, a Capo Testa, nel territorio di Santa Teresa, dove si trovano in vacanza gruppi di israeliani. Gli attivisti pro Palestina scendono di nuovo in piazza contro la distruzione di Gaza e il massacro della popolazione ad opera dell’esercito israeliano.
«Denunciamo con decisione e impegno civile la presenza, da oltre due settimane, al resort Mangia’s di Santa Reparata, di decine di persone che non possono essere presentate come “semplici turisti” – dice il movimento “Lungoni per la Palestina” –. Abbiamo appurato, attraverso i loro stessi profili social e dichiarazioni raccolte in varie inchieste giornalistiche, che molti di loro sono dipendenti di Cellcom, una delle maggiori compagnie israeliane di telecomunicazioni. Non si tratta quindi di “anonimi vacanzieri”, ma personale di un’azienda esplicitamente coinvolta nel mantenimento e nello sviluppo dell’occupazione israeliana nei territori occupati, come denunciato da Ong indipendenti e dalla stessa banca dati Onu sulle imprese complici del sistema coloniale israeliano. Che siano soldati in licenza o dipendenti di Cellcom, o entrambe le cose, il dato resta inaccettabile: lo Stato italiano, tramite la Digos e le forze dell’ordine, garantisce protezione speciale e scorta con soldi pubblici a rappresentanti diretti di un’industria che trae profitto dall’apartheid, dal colonialismo e dal genocidio in atto a Gaza». Intanto, a proposito di manifestazioni pro Palestina, è stata completata la pulizia della pietra miliare simbolo della Costa Smeralda, nei giorni scorsi imbrattata con una colata di vernice rosso sangue. Al lavoro gli operai del Consorzio Costa Smeralda.