Olbia, riqualificata l’aquila di via Escrivà: «Simbolo del nostro idroscalo»
L’intervento del Comune dopo l’atto vandalico: «Forte legame tra la città e l’aeronautica»
Olbia È stata completata la riqualificazione dell’aquila di via Escrivà, l’unica traccia ancora visibile dell’idroscalo di Terranova. Il Comune è intervenuto dopo che la storica scultura, alcune settimane fa, era stata imbrattata con una secchiata di vernice rossa. «Con questa riqualificazione – sottolinea il sindaco Settimo Nizzi – restituiamo alla città un simbolo che racconta la nostra storia e il legame profondo con il mare e con il volo. L’aquila dell’idroscalo non è solo un segno del passato, ma un emblema di orgoglio e di memoria condivisa che vogliamo trasmettere alle nuove generazioni».
L’idroscalo fu inaugurato il 15 maggio 1927, quando Olbia si chiamava ancora Terranova, come base per idrovolanti. Fu intitolato al pilota della Regia marina Ettore Anfossi (nato nel 1893 e morto nel 1918). «L’aquila divenne emblema ufficiale della Regia aeronautica nel 1923 – spiegano dal Comune –. Con la nascita della Repubblica Italiana nel 1946, il simbolo venne modificato: la corona sabauda fu rimossa e al suo posto comparve una torre merlata, segno di continuità e rinnovamento». La scultura di Olbia fu restaurata nel 2020 da Alberto Farina e Alessandro Xausa, due ex marescialli dell’aeronautica. «Di recente è stata danneggiata da vandali e oggi è stata nuovamente ripristinata dall’amministrazione comunale e resa protagonista dello spazio urbano – proseguono dal Comune –. Rappresenta un ponte tra memoria storica e identità cittadina, ricordando il ruolo di Olbia e della Sardegna nella storia dell’aviazione italiana». Prima dell’idroscalo, a Olbia, fu inaugurato il campo di volo Fausto Noce, che si trovava al posto dell’attuale parco cittadino. Successivamente fu attivato l’aeroporto di Venafiorita e, negli anni Settanta, l’inaugurazione dell’aeroporto Costa Smeralda.
