La Nuova Sardegna

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Reagisce perché non vuol fare l’alcol test, ora è a processo

SUNI. La paletta, poi l’alt. Una breve verifica dei documenti e infine la richiesta, sgradita, di sottoporsi all’alcol test. A quel punto, Antonio Ruggiu, avrebbe iniziato a perdere la pazienza che...

14 dicembre 2012
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SUNI. La paletta, poi l’alt. Una breve verifica dei documenti e infine la richiesta, sgradita, di sottoporsi all’alcol test. A quel punto, Antonio Ruggiu, avrebbe iniziato a perdere la pazienza che pochi istanti dopo aveva già esaurito. Era troppo agitato, perché i carabinieri lo lasciassero fare, ma ha scelto di non darsi la calmata richiesta e così poco dopo la situazione è degenerata. I militari sono stati costretti ad intervenire in maniera più decisa e alla fine ad arrestare Antonio Ruggiu.

Ieri mattina, ancora in manette, è arrivato in tribunale per il processo per direttissima, con il giudice Modestino Villani che, su richiesta del pubblico ministero Armando Mammone, ha convalidato il fermo. Successivamente il giudice ha disposto che gli arresti venissero tramutati in obbligo di dimora, in attesa del processo che si celebrerà lunedì.

L’avvocato difensore Serena Contini ha infatti chiesto i termini a difesa, concessi puntualmente dal giudice, il quale ha rivisto il capo d’imputazione iniziale. Antonio Ruggiu era accusato di resistenza, ma dopo aver accusato i carabinieri di averlo preso a botte – fatto ritenuto non vero – dovrà rispondere anche del reato di calunnia che potrebbe aggravare non poco la sua situazione al processo di lunedì. (e.c.)

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