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È rivolta contro le bollette «sbagliate» di Abbanoa

È rivolta contro le bollette «sbagliate» di Abbanoa

TRESNURAGHES. «Adeguare gli importi delle bollette ai reali consumi delle utenze». Questa la decisa richiesta del sindaco Salvatore Angelo Zedda e dell’amministrazione al gestore unico integrato....

11 gennaio 2013
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TRESNURAGHES. «Adeguare gli importi delle bollette ai reali consumi delle utenze». Questa la decisa richiesta del sindaco Salvatore Angelo Zedda e dell’amministrazione al gestore unico integrato. Messa nero su bianco in una nota indirizzata al direttore generale Murtas e al responsabile servizio clienti Loi di Abbanoa a Cagliari. L’arrivo in paese delle bollette ha infatti ha provocato una vera e propria ondata rivoluzionaria. Della vicenda si è già occupato il comitato Acqua bene comune Planargia-Montiferru, che ha indetto nei giorni scorsi una riunione nel centro di aggregazione, dove il portavoce Riccardo Chiozzi ha spiegato, casi reali alla mano «Tutte le anomalie che hanno caratterizzato la gestione di Abbanoa in questi anni, portando anche l’esperienza maturata negli altri comuni del territorio, in particolare a Bosa».

Il comitato ha invitato gli utenti di Tresnuraghes a «Verificare le bollette, la corretta lettura dei contatori e la corrispondenza dei consumi. Nonché se sono davvero dovuti i diritti di potabilizzazione e di depurazione», considerato che diversi utenti hanno residenza in campagna e nessun allaccio alla rete di smaltimento reflui. Il problema è approdato anche nelle stanze degli amministratori locali che hanno deciso di scrivere al gestore unico a distanza di un anno dalla fatturazione 2006-2008 e «Anche in questo caso si tratta di fatture in acconto», la premessa rispetto ai ruoli pervenuti nel 2012. Anno in cui «Il Comune aveva messo a disposizione dei contribuenti, in maggior parte anziani, il proprio personale, affiancando i cittadini nella compilazione delle richieste di bonifica della banca dati, nella compilazione dei modelli di autolettura e dei reclami», con incartamento trasmesso agli uffici Abbanoa di Macomer.

«Ad oggi, nessun cittadino ha ricevuto risposte in merito all’accoglimento o diniego dei reclami», – lamenta però l’ente locale, e «Cosa ancor più grave nessuna delle autoletture trasmesse è stata presa in considerazione per il saldo effettivo dei consumi». Per il sindaco «Non è plausibile l’emissione di una seconda fatturazione in acconto» e Salvatore Angelo Zedda chiede quindi la revisione degli importi «Da adeguare secondo i reali consumi delle utenze, così come previsto. Rettifiche della fatturazione, entro i termini di 30 e 60 giorni dalla Carta del Servizio Idrico Integrato». (al.fa.)

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