La Nuova Sardegna

Oristano

Donne e Sartiglia, quelle pagine ancora non lette

ORISTANO. La II giornata di studio “Le Donne e la Stella”, seguito ideale della prima giornata internazionale che si era svolta ndel 2000 (Il Sacro e il Profano nelle giostre equestri del...

21 marzo 2013
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. La II giornata di studio “Le Donne e la Stella”, seguito ideale della prima giornata internazionale che si era svolta ndel 2000 (Il Sacro e il Profano nelle giostre equestri del Mediterraneo, ideata e coordinamento dagli studiosi Lucia Manca e Sebastiano Demurtas) ha riscosso un successo per la presenza di un pubblico interessato agli eventi culturali relativi alla Sartiglia. Secondo gli organizzatori la mostra è stata vista da oltre mille visitatori. La giornata di studio si è concentrata sulla figura delle tre donne Componidori, Annadina Cozzoli 1973, Elisabetta Sechi 2010 e Valentina Uda 2013. Lucia Manca ha reso pubblica la notizia inedita della partecipazione della prima donna componidori nella storia della Sartiglia per il Gremio dei Contadini di S. Giovanni, negli anni '40/'43: Maria Murtas di Oristano, famiglia di cavalieri, con il noto Fulvio, suo fratello, che a sua volta fu componidori. «Abbiamo voluto rendenderle onore, celebrando l'amazzone ardita e audace, referente di un potente passato, forse il 1940, triste e obbligato al silenzio – dice Lucia Manca –. La notizia è confermata dalla nipote e da persone che hanno vissuto quei tempi difficili e di anonimato».

La giornata di studio ha rappresentato anche l'occasione per ammirare le esposizioni collegate alla giornata: «Le immagini fotografiche di Sebastiano Demurtas, i veli femminili della tradizione di Oristano di Maria Salis, e le opere pittoriche di Augusto Biselli – ricorda ancora Lucia Manca –. Le relazioni di Raimondo Zucca e Giorgio Pellegrini hanno suscitato interesse in cui la simbologia nella Sartiglia e nell'arte sono un'espressione di potenza delle immagini e con la presenza della Fondazione Sa Sartiglia per il ruolo delle Donne all'interno della manifestazione».

Mentre il ruolo della musica, come anima trainante per la presenza dei trombettieri e tamburini che scandiscono gli istanti e i momenti della giostra, è stata analizzata dal musicologo del Conservatorio di Cagliari, Ivan Demurtas, che ha azzardato paragonando la musica di G. F. Handel, della Water Music in onore del corteo regale di Giorgio I durante la gita sul Tamigi nel 1717, e di come la musica sia importante e di quanto il fatto che essa accompagni grandi momenti degni di menzione, come avviene nella figura de Su Componidori. «Piace anche ricordare – dice Ivan Demurtas – il maestro di retorica, Quintilliano, che dava importanza allo studio della musica non solo come diletto, ma anche come bene per l'anima».

In Primo Piano
Dopo il blitz

Sassari, il personal trainer indagato: «Qui alla Ludus lavoriamo in modo pulito»

di Luca Fiori
Le nostre iniziative