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Un fronte anti trivelle: c’è anche Michela Murgia

Un fronte anti trivelle: c’è anche Michela Murgia

SENEGHE. Continua a far discutere e a preoccupare il progetto Cuglieri, presentato in Regione dall’Exergia Toscana srl, che vorrebbe effettuare una serie di ricerche, anche in profondità, per...

28 aprile 2013
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SENEGHE. Continua a far discutere e a preoccupare il progetto Cuglieri, presentato in Regione dall’Exergia Toscana srl, che vorrebbe effettuare una serie di ricerche, anche in profondità, per trovare risorse geotermiche nel sottosuolo di alcune località del Montiferru e della Planargia. La settimana scorsa una delegazione dell’amministrazione comunale, con il sindaco Antonio Luchesu in testa, ha partecipato alla manifestazione svoltasi ad Arborea per contrastare le trivellazioni della Saras. In quell’occasione, oltre a esprimere sostegno al comitato del no costituitosi ad Arborea, gli amministratori seneghesi, hanno incassato la solidarietà della scrittrice Michela Murgia, la quale si è detta disponibile a far sentire la sua voce contro ogni tentativo di speculazione che possa compromettere l’equilibrio della fauna e della flora delle aree interessate a quel progetto.

«Abbiamo parlato con Michela Murgia delle mire dell’Exergia Toscana sul nostro territorio – ha detto il sindaco Luchesu – e la scrittrice ci ha garantito il suo autorevole sostegno personale per far sentire il nostro dissenso verso ogni tentativo speculativo che interessi l’area montana». Ma a far sentire il loro no deciso all’ipotesi di trivellazioni in alcune aree private di su Palazzu e in quelle comunali di Cuguzzu, Padassiu, Nuraghe Ruju e Fromigas, sono anche tantissimi cittadini seneghesi, che chiedono a gran voce di sapere cosa si sta tramando dietro le loro spalle. Martedì scorso c’è stato l’incontro programmato tra gli amministratori e i rappresentanti di una decina di associazioni sportive e culturali, con le forze produttive, che operano nel paese ed è stato concordato di firmare un protocollo d’intesa con il Comune per ribadire il no ad ogni possibilità di effettuare trivellazione nel territorio. L’amministrazione, dal canto suo, in questi giorni sta prendendo contatti con alcuni tecnici dell’Asuc (che si occupa di usi civici) ai quali, probabilmente, sarà affidato il compito di studiare la normativa in vigore per vedere se ci sono possibilità di opporsi a eventuali decisioni calate dall’alto che autorizzi le attività di ricerca nel loro territorio. La paura, per tutti, è che quel progetto possa sconvolgere irrimediabilmente un’area montana fra le più belle e meglio conservate della Sardegna. Le perplessità, quindi, sono tante e tutte legittime. A cominciare dalla posizione economica dell’Exergia Toscana, che conta su un capitale versato di soli 21mila euro. «Troppo poco per una società che intende investire risorse per diversi milioni di euro per cercare risorse energetiche generate dalla terra – dicono compatti gli amministratori seneghesi».

Piero Marongiu

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