La Nuova Sardegna

Oristano

Il governo: i bacini sardi non saranno svuotati

Il governo: i bacini sardi non saranno svuotati

La rassicurazione arriva in risposta all’interpellanza di Bianchi (M5S)

17 maggio 2013
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ORISTANO. «Nessuno svuotamento degli invasi e nessun rischio di crisi idrica, infondato ogni allarmismo per ripercussioni sulla prossima stagione estiva», queste le rassicuranti parole del sottosegretario alle Infrastrutture, Erasmo D’Angelis, in risposta all’interpellanza presentata alla Camera dal deputato sardo del Movimento Cinquestelle, Nicola Bianchi. Sulla possibile restrizione del volume degli invasi sardi, come effetto delle nuove norme tecniche per la progettazione e la costruzione degli sbarramenti, attualmente in corso di approvazione, il sottosegretario ha spiegato che «il ministero ha avviato una verifica per le dighe ubicate nelle zone a maggiore sismicità, i risultati saranno portati a conoscenza del Consiglio superiore dei lavori pubblici e delle Istituzioni interessate, al fine di verificare in via definitiva l’applicabilità della norma e l’eventuale necessità di modifiche e integrazioni per la sicurezza».

«Per la Sardegna – ha aggiunto Erasmo D’Angelis –, considerando le condizioni di bassa pericolosità del territorio che si traducono in valori di accelerazione orizzontale massima molto bassi, non ci sono al momento provvedimenti limitativi della risorsa idrica e quindi non è prevista alcuno svuotamento degli invasi. Il Governo si impegnerà a rassicurare le istituzioni e i cittadini sulla sicurezza dell’approvvigionamento idrico dell’acqua invasata nelle dighe della Sardegna e dunque ritiene infondato ogni allarmismo per possibili ripercussioni sulla stagione estiva».

In replica al sottosegretario, è intervenuta la deputata sarda Paola Pinna, del Movimento 5 stelle, che ha ribadito «la necessità di una corretta applicazione del decreto attraverso perizie geologiche e ingegneristiche volte a un eventuale adeguamento strutturale delle dighe. Si devono evitare interventi precipitosi e poco ponderati: il rischio è di dover fronteggiare una pericolosa penuria idrica proprio nei mesi in cui si registra un picco nella domanda di acqua»

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