La Nuova Sardegna

Oristano

bonarcado

La crisi cancella la Tasi

Decisione del consiglio comunale «per il carico fiscale insostenibile»

20 settembre 2014
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BONARCADO. Martedì scorso il Consiglio Comunale del piccolo centro del Montiferru ha adottato la decisione di non far pagare la Tasi (la tassa per i servizi indivisibili) ai propri cittadini. «Un tributo introdotto dal governo con la legge di stabilità per il 2014 e riguarda i servizi comunali rivolti alla collettività – dice il sindaco Mario Sassu – come la manutenzione delle strade e l’illuminazione. Il consiglio comunale - ha proseguito Sassu - ha deliberato di non applicare quella tassa per non caricare ulteriormente i cittadini di un altro peso fiscale. Si è trattato di una scelta politica che creerà qualche problema al bilancio comunale, ma abbiamo preferito far respirare le famiglie già gravate da un peso fiscale molto alto». E che il carico fiscale che grava sulle famiglie sia diventato insostenibile si capisce anche dalla crisi in cui versano le attività commerciali. «La gente compra sempre di meno – dice un negoziante del paese – e acquista soltanto i generi indispensabili». Da queste parti, ma la situazione è generalizzata, sono tanti a rivolgersi ai servizi sociali e alla parrocchia per avere un aiuto anche per pagare le bollette. «Ogni giorno sentiamo parlare di ripresa – dice un signore con figli piccoli che ha perso lavoro e reddito – ma qui non si vede nulla». La decisione adottata dal consiglio guidato da Mario Sassu, viene accolta con favore. «Gli amministratori, sindaci in testa – prosegue – dovrebbero opporsi sempre di più a uno Stato che chiede solo soldi e non da nulla in cambio. Lavoro non se ne trova e quel poco che c’è, è saltuario.

Piero Marongiu

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