La crisi cancella la Tasi
Decisione del consiglio comunale «per il carico fiscale insostenibile»
BONARCADO. Martedì scorso il Consiglio Comunale del piccolo centro del Montiferru ha adottato la decisione di non far pagare la Tasi (la tassa per i servizi indivisibili) ai propri cittadini. «Un tributo introdotto dal governo con la legge di stabilità per il 2014 e riguarda i servizi comunali rivolti alla collettività – dice il sindaco Mario Sassu – come la manutenzione delle strade e l’illuminazione. Il consiglio comunale - ha proseguito Sassu - ha deliberato di non applicare quella tassa per non caricare ulteriormente i cittadini di un altro peso fiscale. Si è trattato di una scelta politica che creerà qualche problema al bilancio comunale, ma abbiamo preferito far respirare le famiglie già gravate da un peso fiscale molto alto». E che il carico fiscale che grava sulle famiglie sia diventato insostenibile si capisce anche dalla crisi in cui versano le attività commerciali. «La gente compra sempre di meno – dice un negoziante del paese – e acquista soltanto i generi indispensabili». Da queste parti, ma la situazione è generalizzata, sono tanti a rivolgersi ai servizi sociali e alla parrocchia per avere un aiuto anche per pagare le bollette. «Ogni giorno sentiamo parlare di ripresa – dice un signore con figli piccoli che ha perso lavoro e reddito – ma qui non si vede nulla». La decisione adottata dal consiglio guidato da Mario Sassu, viene accolta con favore. «Gli amministratori, sindaci in testa – prosegue – dovrebbero opporsi sempre di più a uno Stato che chiede solo soldi e non da nulla in cambio. Lavoro non se ne trova e quel poco che c’è, è saltuario.
Piero Marongiu