La Nuova Sardegna

Oristano

Trasporto su rotaia: il piano di rilancio parte da Abbasanta

di Maria Antonietta Cossu
Trasporto su rotaia: il piano di rilancio parte da Abbasanta

Inaugurata ieri la prima stazione di interscambio L’assessore Deiana: «Meno traffico su gomma»

14 dicembre 2014
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ABBASANTA. Parte dai binari della stazione di Abbasanta il piano di rilancio del sistema del trasporto pubblico. Nello scalo ferroviario locale è stata inaugurata ieri la prima area d’interscambio della strada ferrata isolana, uno degli snodi intermedi su cui poggia il modello di gestione del piano di trasporti che sta portando avanti la Regione.

«L’obiettivo è abbattere il traffico a lunga percorrenza a favore di quello locale» ha spiegato l’assessore Massimo Deiana evidenziando la funzione strategica dei centri intermodali della dorsale sarda, su cui convogliare tutta l’utenza dei bacini di riferimento. «Riversando sulla rete ferroviaria la maggior parte del traffico avremo un sistema di trasporti più moderno, più sicuro ed ecologico e speriamo che questo modello costituisca un piccolo passo e verso un sistema ferroviario più competitivo rispetto a quello gommato».

In quest’ottica s’inquadra l’investimento da 78 milioni di euro per l’acquisto di otto treni veloci con i quali saranno abbattuti i tempi di percorrenza sulla linea Cagliari-Sassari. Il secondo convoglio è sbarcato l’altro ieri e presto saranno effettuate le prove su rotaia. «Speriamo di festeggiare ad Abbasanta – ha auspicato Deiana – il passaggio del treno veloce, che è un passo verso l’Europa».

Presenti all’inaugurazione una delegazione comunale, gli ex assessori Sandro Broccia e Gian Valerio Sanna, che nel 2008 avevano tenuto a battesimo il progetto stanziando mezzo milione di euro, il presidente della Provincia Massimiliano De Seneen, l’assessore Gianni Pia, il responsabile di Rete ferroviaria italiana, Daniele Seglias e i referenti di Trenitalia, le autorità civili, religiose e militari locali.

Il sindaco Stefano Sanna ha ripercorso le fasi della riqualificazione dello scalo, consistita nella realizzazione dei parcheggi per le auto dei privati, delle vie di accesso e transito dei pullman, dei marciapiedi, dei percorsi per le persone con handicap, delle aree verdi e del sistema di videosorveglianza.

«Perché il centro intermodale di secondo livello funzioni – ha commentato Sanna – dovranno essere fatti una serie di passaggi funzionali a un servizio di trasporto migliore con Rete ferroviaria italiana, Trenitalia e Regione».

Collaborazione che si è tradotta nella firma di un contratto di servizio di lunga durata e che si è già dimostrata proficua: lo ha dichiarato l’assessore Deiana riepilogando lo stato dell’arte sui poli intermodali di Macomer, Sassari e Oristano «su cui – ha detto – abbiamo risolto tutte le problematiche.

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