La Nuova Sardegna

Oristano

santa giusta

Lite per la perizia: «Io aggredito e non aggressore»

SANTA GIUSTA. Le denunce diventano due e la versione di colui che, in un primo momento, era stato descritto come aggressore viene ribaltata. Il caso è quello del diverbio che ha visto coinvolto...

13 giugno 2015
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SANTA GIUSTA. Le denunce diventano due e la versione di colui che, in un primo momento, era stato descritto come aggressore viene ribaltata. Il caso è quello del diverbio che ha visto coinvolto Mario Pinna, figlio di un perito assicurativo che stava lavorando nell’ufficio del padre pur non essendo iscritto all’albo dei periti assicurativi. E questo è un fatto che gli costerà la prima denuncia da parte dell’associazione di categoria. Ma il vero nocciolo della questione è l’andamento della lite, perché Francesco Corona, il cliente additato come aggressore la racconta in maniera opposta rispetto a Mario Pinna, tanto che il prossimo passo sarà quello della denuncia: «Il signor Pinna ha effettuato una quantificazione del danno completamente sottostimata e non conforme agli standard, proponendomi in modo tutt’altro che cordiale un risarcimento del danno non congruo». Fatta questa osservazione, sarebbe arrivato un diniego netto così che il signor Corona avrebbe lasciato lo studio. Ma proprio in quel momento il perito avrebbe brandito un’asta di legno colpendo al braccio il cliente. Solo a quel punto sarebbe avvenuta la difesa, con Mario Pinna che è stato disarmato e i carabinieri chiamati da Francesco Corona che si è poi dovuto recare al pronto soccorso. (e.c.)

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