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Via alle indagini geognostiche nel ponte di Marceddì

TERRALBA. Il ponte di Marceddi fa gli esami clinici. Si affiderà infatti a breve l'incarico per le indagini geognostiche del ponte della borgata marina, per conoscere lo stato di salute delle parti...

26 luglio 2016
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TERRALBA. Il ponte di Marceddi fa gli esami clinici. Si affiderà infatti a breve l'incarico per le indagini geognostiche del ponte della borgata marina, per conoscere lo stato di salute delle parti sommerse dell struttura. Si tratta di un passo preliminare al rifacimento del ponte, per decidere infatti che interventi realizzare sulla struttura, occorre prima conoscerne a fondo la solidità e le condizioni. Gli interventi saranno realizzati con fondi regionali: la Regione ha infatti già accreditato al Comune 120mila euro per il rifacimento del ponte di Marceddì, ovvero il 10% del milione e 200 mila euro deliberati lo scorso anno dalla Giunta regionale. «È una bellissima soddisfazione vedere che si possa partire con le analisi e quindi con gli interventi sul ponte, questo perchè l'assessore Manichedda ha mantenuto le promesse. Con questi fondi il ponte verrà messo in sicurezza e soprattutto diventerà un vero e proprio asse viario e non solo una struttura per la pesca» commenta l'assessore comunale all'Urbanistica Maria Cristina Manca. «Si tratta solo di una prima tranche di un contributo previsto di 3 milioni e 600 mila euro ma già con questo primo spezzone si potrà fare tanto». Il finanziamento fa seguito alla conferenza di servizi tenutasi l'8 agosto 2014 a Marceddì in cui Regione, Comuni, Consorzio pesca, Capitaneria di porto e tutti gli altri enti coinvolti si erano confrontati sullo status del ponte, nato come infrastruttura per la pesca ma di fatto da anni utilizzato come strada. Un incontro scaturito dalla volontà di mettere chiarezza e legalità nell’uso del ponte, visto che da tempo convivono l’ordinanza che la guardia costiera di Oristano ha emesso nel ’93 per vietare il transito sul ponte agli autoveicoli, le esigenze dei Comuni di Terralba e Arbus che necessitano di un asse stradale di collegamento agevole, e le necessità dettate dalla sicurezza dei veicoli. L’infrastruttura si presenta in condizioni fatiscenti e costituisce un pericolo per la pubblica incolumità, rendendo necessario un primo e immediato intervento di consolidamento strutturale. Questi fondi quindi verranno utilizzati innanzitutto per il collaudo, cioè per verificare lo stato attuale della struttura e la sua capacità di reggere il traffico veicolare. Solo dopo un collaudo e una verifica iniziale si potrà capire di che interventi c’è bisogno per rendere il ponte una strada vera e propria, se un allargamento delle corsie, un rafforzamento della struttura o altro.

Cristina Diana

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