La Nuova Sardegna

Oristano

Riforma della sanità, Bosa vuole certezze

Riforma della sanità, Bosa vuole certezze

In Consiglio si parlerà del ruolo dei territori periferici, le opposizioni contestano la giunta regionale

02 dicembre 2016
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BOSA. Torna d’attualità politica nella città del Temo, con richiesta di estendere il dibattito ad un più esteso ambito territoriale legato ai centri che gravitano sulla Asl 5, la questione dei servizi sanitari nei piccoli centri della Sardegna, alla luce della riforma che farà nascere la Asl unica. Da Per Bosa e Udc nell’ultimo consiglio comunale celebrato lunedì scorso nell'aula di piazza Carmine arriva infatti al sindaco Luigi Mastino, che ricopre anche il ruolo di presidente dell’organismo, la esplicita richiesta di riunire proprio a Bosa la Conferenza territoriale socio sanitaria. Sull’argomento si registra anche la prima uscita ufficiale del neo consigliere regionale Udc Alfonso Marras, che ritiene la situazione del locale presidio ospedaliero, «inaccettabile per la graduale e incessante diminuzione della qualità e della quantità dei servizi offerti ai cittadini». Sulla questione della Asl unica definisce la riforma una «scelleratezza», richiamando ad esempio i recenti temi dei novanta milioni di euro da destinare all’elisoccorso ed il caso delle lunghe liste d’attesa, sul fronte generale. Ma è il futuro dei presidi periferici, tra cui appunto quello che ha sede a Bosa, il tema nodale per le minoranze. «Perché il risparmio sugli sprechi non può essere conseguenza delle spese nei piccoli ospedali», la tesi di lotta, contro quella che viene definita una inaccettabile «polarizzazione della sanità su Sassari e Cagliari». Un dibattito che per Udc e Per Bosa non può però rimanere evidentemente relegato all'ambito locale ma deve trovare coesione territoriale, la premessa alla richiesta avanzata al sindaco. «Ritengo fondamentale la massima attenzione di tutte le forze politiche e sociali, convocando la Conferenza socio-sanitaria della Provincia di Oristano qui a Bosa, per scongiurare e combattere le conseguenze della imminente riforma della rete ospedaliera calata dall'alto senza conoscere le reali caratteristiche di ogni singolo territorio» rilancia in un comunicato, dopo la formale proposta in aula consiliare, il consigliere regionale Udc Alfonso Marras.(al.fa.)

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