La Nuova Sardegna

Oristano

Terreni comunali a rischio roghi 

Terreni comunali a rischio roghi 

Laconi. L’ordinanza antincendio prevede lo sfalcio delle erbacce: troppi ritardi

16 giugno 2017
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LACONI. Quando si parla di prevenzione incendi, la prudenza non deve mai essere troppa. Ieri è scaduto il termine fissato dall’ordinanza del sindaco, rivolta ai proprietari e detentori dei terreni, per provvedere al taglio dell’erba incolta.

Si tratta di una misura di attuazione del programma di prevenzione degli incendi. «Considerate le caratteristiche del territorio di Laconi – si legge nell’ordinanza - l’eventuale omissione delle operazioni di pulizia e di sfalcio delle erbacce all’interno del centro abitato e nelle aree periferiche potrebbe dar luogo a incendi».

E mentre i cittadini, per non incorrere in sanzioni, devono aver già provveduto alla pulizia dei terreni, per quanto riguarda la pulizia in alcune aree comunali c’è un grave ritardo, rispetto anche alle condizioni di temperatura particolarmente elevata e alla siccità.

«La situazione è sotto gli occhi di tutti, il termine per i privati è scaduto il 15 giugno, mentre alcune aree comunali risultano in stato di abbandono con l’erba secca alta che rappresenta un serio rischio per gli incendi», dice il consigliere di minoranza Giovanni Marini.

«Le regole vanno rispettate da tutti, dai privati, ma anche dal sindaco che fa l’ordinanza, perché si tratta di garantire la sicurezza e l’incolumità delle persone», sottolinea Marini che in qualità di consigliere, preannuncia di voler presentare anche una interrogazione per «sapere se all’amministrazione comunale arrivano segnalazioni sullo stato in cui versano le aree di proprietà comunale e di come se ne tiene conto».

Intanto i primi incendi di stagione hanno colpito i centri vicini e a Laconi il pensiero torna, inevitabilmente, all’incendio del 2013; a quelle 48 ore trascorse sotto assedio delle fiamme mentre l’intera isola bruciava con ben 40 incendi segnalati proprio in quelle stesse ore.

Probabilmente anche in quel caso, una più accurata pulizia dei terreni avrebbe limitato il propagarsi delle fiamme e conseguentemente anche i danni.

«Voglio far notare che nell’Area Piso, zona dove non sono state effettuate le operazioni di taglio dell’erba, le abitazioni sono particolarmente vicine. Inoltre, qui c’è un’ area parcheggio per auto e camper e domenica, in occasione della sagra del tartufo, la presenza di numerosi turisti e di auto potrebbe creare una situazione di maggior rischio».

Ivana Fulghesu

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