La Nuova Sardegna

Oristano

Ritardi nelle pensioni i patronati accusano l’Inps

Ritardi nelle pensioni i patronati accusano l’Inps

Anche due anni di attesa per gli ex lavoratori che dall’estero sono tornati a casa Ritardi pure per le liquidazioni ordinarie a causa del poco personale

04 ottobre 2017
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ORISTANO. «Anche due anni di attesa per l’erogazione di una pensione per gli ex lavoratori all’estero: l’Inps non può continuare ad operare così a rilento». I patronati della provincia di Oristano hanno deciso di denunciare pubblicamente quelli che definiscono ritardi da parte dell’ente di Previdenza. Acli, Enaci Uci, Enapa Confagricoltura, Epaca Coldiretti, Enasarco, Confcommercio, Epasa Cna, Inapa Confartigianato, Inas Cisl, Inca Cgil, e Italuil, ieri mattina hanno diffuso un durissimo documento di protesta. «Sono ritardi inaccettabili che riguardano le pensioni cosiddette in convenzione internazionali cioè di pensioni per le quali è interessato uno o più stati esteri – scrivono i segretari dei patronati – Per queste richieste di pensione, quota italiana e quota estera, ci sono domande ferme dal 2015 e da una nostra stima ammontano a circa 600». Una situazione davvero clamorosa, che avviene in un territorio dove il numero dei lavoratori emigrati all’estero è particolarmente alto. «Ci troviamo anche davanti al paradosso che i paesi esteri, che hanno tempi di liquidazione brevissimi, non possono pagare la propria quota sino a quando l’Inps non attiva la domanda». a nulla sarebbero valsi gli impegni scaturiti a seguito di un incontro, tenuto a luglio, con il direttore della sede Inps. «In quell’occasione il direttore aveva prospettato la gestione delle pratiche con la costituzione di un polo regionale con il compito di definire le domande di tutte le sedi provinciali – riferiscono i patronati – ma a tutt’oggi non abbiamo ancora notizie della sua operatività». Il timore è infatti «che questa soluzione non sia al momento attuabile: manca infatti il personale qualificato». Un problema serio, sottolineano i patronati, soprattutto se si considera che questa è in una provincia con un alto numero di emigrati che ora, arrivata l’età della pensione, sono costretti ad attendere anni prima di ricevere il tanto atteso assegno. I problemi e i ritardi non riguarderebbero però unicamente le pensioni degli ex emigrati. Sono tante le criticità denunciate dai patronati. «Le pensioni vengono liquidate in via provvisoria non dando la certezza al pensionato dell’esatto importo della propria pensione con possibilità di conguagli negativi anche a distanza di anni. Stessa cosa è accaduta in seguito al blocco, per più di due anni, delle ricostituzioni legate al reddito che ha causato la richiesta di restituzione di somme di pensione.

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