La Nuova Sardegna

Oristano

Trenta metri non completati e la strada diventa un miraggio

di Enrico Carta
Trenta metri non completati e la strada diventa un miraggio

Non è stato ancora ultimato il raccordo tra la zona nord del Consorzio Industriale la Provinciale 56 L’ente alle prese con i ritardi dell’impresa che durante l’estate si è dedicata alla Sassari-Olbia

07 ottobre 2017
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ORISTANO. Quei maledetti ultimi trenta metri. Niente film epici, ma solo la distanza che separa una strada dall’altra e un miraggio da qualcosa di concreto e utile. In quel fazzoletto di terra c’è una piccolissima parte di lavoro che attende di essere concluso, ma che sta andando a rilento facendo penare il Consorzio Industriale e tutte le aziende che occupano una parte degli insediamenti produttivi. Il raccordo tra la strada Provinciale 56 che unisce Oristano a Santa Giusta e i terreni della zona industriale che con essa confinano è strategico. Talmente strategico che si sono investiti parecchi soldi per porre rimedio a una carenza infrastrutturale che aveva del paradossale.

Fino a oggi chi deve raggiungere l’area Nord dell’insediamento si trova costretto a fare un giro assurdo avendo a disposizione un unico ingresso nell’ex via del porto distante diversi chilometri da quel punto. La barriera insormontabile è data proprio dalla mancanza di collegamento tra la strada provinciale 56 e la zona industriale. Ma quella barriera che è lì da decenni è a un passo dall’essere finalmente abbattuta. Chi si reca da Oristano a Santa Giusta e viceversa vede che ormai manca poco, pochissimo. Eppure vede anche i lavori che non terminano mai con il Consorzio Industriale costretto a mediare per un’estate intera con l’azienda che li sta svolgendo.

La consegna era prevista per luglio, poi per agosto, ma è passato settembre senza vedere la fine dell’opera pubblica. La stessa azienda che svolge i lavori nella parte nord dell’agglomerato era infatti impegnata lungo la Sassari-Olbia e ha dato la priorità a quel lavoro. In più la Provincia ha chiesto delle modifiche alla metodologia con la quale effettuare alcuni tagli a ridosso della sede stradale che hanno richiesto un dilatamento dei tempi.

Contemporaneamente si è dovuta dilatare anche la pazienza di chi più o meno frequentemente si vede costretto a recarsi nella zona nord dell’insediamento industriale. Il Consorzio non ha voluto forzare la mano con l’azienda «perché aprire un contenzioso legale avrebbe automaticamente significato allungare i tempi a dismisura. Abbiamo preferito la via della diplomazia per quanto anche questa non sia stata immediatamente efficace», spiega il presidente del Consorzio Industriale, Massimiliano Daga.

Fortunatamente dopo la prolungata serrata estiva, gli operai sono tornati al lavoro tanto che il direttore dell’ente Marcello Siddu si è sbilanciato indicando la fine di ottobre come data di conclusione dei lavori. Poi ci saranno le incombenze legate al collaudo, ma forse l’inizio di una nuova era della complicata viabilità oristanese non è troppo lontana, perché quel raccordo, oltre che fornire notevoli benefici alla zona industriale, andrà a incidere anche sul traffico in entrata e in uscita dal capoluogo e sulla vicina Santa Giusta.

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