La Nuova Sardegna

Oristano

Sosta a pagamento L’opposizione attacca «Servizio a metà»

di Enrico Carta
Sosta a pagamento L’opposizione attacca «Servizio a metà»

ORISTANO. L’interpellanza arriva nel momento in cui appare chiaro che l’appalto dei parcheggi a pagamento andrà in proroga per altri due anni e non ci sarà un nuovo bando di gara. Ma non su questo...

11 settembre 2018
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ORISTANO. L’interpellanza arriva nel momento in cui appare chiaro che l’appalto dei parcheggi a pagamento andrà in proroga per altri due anni e non ci sarà un nuovo bando di gara. Ma non su questo poggiano i dubbi dei consiglieri del Partito Democratico, Maria Obinu ed Efisio Sanna, e del consigliere indipendente, Francesco Federico. Alla giunta comunale chiedono soprattutto che vengano chiariti alcuni aspetti sul malfunzionamento del servizio che in alcuni casi balbetta.

Facendo un passo indietro, la ditta Sis per prima cosa smentisce le segnalazioni di alcuni lettori che lamentavano la mancata erogazione dei tagliandi con gli estremi dell’orario per la sosta: le colonnine vengono continuamente controllate e hanno un sistema che avvisa il gestore affinché sostituisca la carta quando questa si esaurisce. Chiusa questa parentesi iniziano le note dolenti segnalate nell’interpellanza.

Per prima cosa viene segnalato che da tempo non è possibile utilizzare il bancomat o le carte prepagate per pagare la sosta – lo si può fare solo con le monete –. Il sistema non è in funzione, sebbene sia previsto dal capitolato d’appalto, motivo per cui ci si troverebbe di fronte a un’inadempienza. Poi ci sono i problemi con la famosa applicazione on line che dovrebbe consentire il pagamento della sosta anche a distanza utilizzando il telefonino perché la stessa accetta il pagamento solamente con alcune carte di credito. Infine rispunta il tagliando di cortesia. Proprio il Pd fu contestato in lungo e in largo durante la precedente consiliatura perché questo sistema che evita agli automobilisti la multa non fu introdotto. Un anno fa, ricordano i tre consiglieri, l’assessora Pupa Tarantini dichiarò di essere pronta alla sua introduzione. Invece di tagliando di cortesia non v’è traccia. «Si passa dalle parole ai fatti o la vicenda è definitivamente archiviata?», si chiede nell’interpellanza. Stando alle voci sugli accordi per la proroga, vien da dire che il tagliando di cortesia resterà un miraggio a queste latitudini.

Reca la firma degli stessi tre consiglieri anche una seconda interpellanza. Questa riguarda il Servizio Civile Nazionale ovvero quella formula che consente ai ragazzi di dedicare un anno al volontariato e con esso maturare un’esperienza che può poi tornare utile in ambito lavorativo. Ebbene, al sindaco e alla giunta si chiede se abbiano partecipato al bando per l’ammissione di giovani al Servizio Civile o se, al contrario, il Comune non sia tra quelli che – sono ben 175, ma non ci sarebbe traccia di Oristano – hanno presentato domanda. Dimenticanza o scelta? La risposta arriverà in aula o magari nelle varie diatribe sui social network, sede poco o nulla istituzionale, ma che ultimamente pare assolvere anche in città al compito di tribuna politica ben poco ragionata.



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