La Nuova Sardegna

Oristano

Terreni espropriati, Bosa spera

di Alessandro Farina
Terreni espropriati, Bosa spera

La Corte d’appello di Cagliari chiede un nuovo conteggio sul valore dell’area di via Allende

24 ottobre 2018
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BOSA. Risarcimenti area via Allende, la Corte d’appello di Cagliari apre alla nomina di nuovi consulenti tecnici, che per parte comunale chiederanno la rivalutazione monetaria dei terreni privati utilizzati nei primi anni ’80 per costruire un complesso di edilizia pubblica residenziale alla periferia est di Bosa.

Questa la “finestra” su cui punta ora l’amministrazione civica guidata dal sindaco Luigi Mastino, per cercare di ammorbidire un altrimenti corposo rimborso all’ex Iacp, ora Area, l’ente che ha saldato ai privati il conto di una decisione del tribunale civile di Oristano del 2015, che aveva dato ragione agli eredi del proprietario dell’area utilizzata oltre trent’anni fa.

Sulle casse dell’ente locale pende ancora la conseguenze di una sentenza del Tribunale civile di Oristano nella primavera 2015, dopo la citazione in solido con l’ex Iacp di Nuoro nel 1994, da parte degli eredi del proprietario di alcuni terreni, circa 5mila metri quadri, nell’area a margine della via Allende.

L’obiettivo dei privati è il risarcimento dei danni per l’illecita occupazione, detenzione e l’irreversibile trasformazione dell’area alla periferia est di Bosa, dove nei primi anni Ottanta vennero realizzati gli appartamenti di edilizia pubblica residenziale.

Il risarcimento ammontava a 260mila euro, più rivalutazione monetaria e interessi legali. La sentenza del Tribunale di Oristano pubblicata ad aprile 2015 diede ragione ai privati, condannando in solido il comune di Bosa e l’ex Iacp di Nuoro al pagamento di 1 milione di euro circa a titolo di risarcimento del danno, oltre al 5 per cento di interesse per ogni anno di occupazione (valore oltre 241mila euro), mentre le spese di lite vengono stimate in oltre 153mila euro, le somme più consistenti.

Il comune di Bosa decise di ricorrere in appello, ma qualche giorno fa la Corte d’appello di Cagliari ha dichiarato inammissibile la domanda, per l’appello tardivo proposto da Area che aveva già pagato la somma in base alla sentenza del 2015.

La Corte però, con una separata ordinanza, ha disposto per la rinnovazione del Consulente tecnico di parte (Ctp), che dovrà essere operata anche dal Comune di Bosa; è questo lo spiraglio per il Comune, per arrivare quantomeno a uno sconto sull’importo da pagare. «La prossima udienza è fissata a dicembre. In base ai dati raccolti riteniamo il valore dei terreni sovrastimato. Basti pensare che un’area, un po’ più piccola, vicina a quella valutata quasi un milione e mezzo di euro è stato acquistata dal Comune a meno di 100mila euro», spiega Luigi Mastino. In ogni caso alla fine il comune dovrà comunque regolare i conti con Area, si vedrà però su quali importi.

«Una causa che va avanti per quasi trent’anni è di per sé complessa da valutare; come per altri casi, speriamo di poter chiudere positivamente per il comune di Bosa anche questa vicenda” conclude Luigi Mastino.

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