La Nuova Sardegna

Oristano

Scontro frontale, muore 82enne

di Enrico Carta
Scontro frontale, muore 82enne

La vittima è il cabrarese Tulio Pinna, feriti due ragazzi. La causa una precedenza mancata

02 novembre 2019
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ORISTANO. Una manovra sbagliata e la morte è lì, in quella lingua d’asfalto che taglia le campagne collegando Donigala Fenughedu, frazione di Oristano, con Solanas, frazione di Cabras. Sono quasi le 5 del pomeriggio quando nello schianto tra il suo piccolo motocarro Ape e una grossa moto perde la vita Tulio Pinna, allevatore di 82 anni. I due ragazzi che erano in sella finiscono invece prima per terra e poi sull’elicottero del soccorso regionale del 118, atterrato nel vicino campo sportivo di Donigala, per essere trasportati in ospedale. Ci sono da curare immediatamente i traumi e le fratture e c’è da scongiurare, come poi sarà, che non ci siano altri e ben più seri problemi.

Non si muove invece il corpo di Tulio Pinna, rimasto schiacciato tra le lamiere dell’Ape Piaggio che si è accartocciata nel momento in cui si è scontrata con la moto. È morto sul colpo e viene adagiato sull’asfalto, coperto da un lenzuolo, mentre gli agenti della polizia stradale coordinati dal sostituto commissario Gian Cosimo Masala effettuano i rilievi per cercare di ricostruire gli ultimi istanti di vita dell’82enne e capire cosa abbia causato l’incidente. Il motocarro della vittima stava procedendo verso Donigala, mentre sulla corsia opposta, in direzione di Solanas, stava arrivando la moto con in sella due giovani di Silì – hanno 25 e 17 anni –. C’è il sole che tramonta e riduce la visibilità. Ce l’hanno in faccia i due ragazzi eppure a sterzare, per infilarsi in una stradina di campagna proprio mentre la moto sopraggiunge, sembra sia stato Tulio Pinna. È l’istante dello schianto. La parte anteriore dell’Ape, che verrà rimandata indietro per una decina di metri, si piega come fosse la lattina di una bibita. È la fine. Immediata.

Dal piccolo cassone volano per aria gli attrezzi da campagna e un secchio con rimasugli di cibo da dare agli animali. Arrivano altri automobilisti e chiedono i soccorsi. Arrivano anche le ambulanze e l’elicottero, ma non servono a Tulio Pinna che, mentre le pattuglie della Stradale bloccano il traffico, viene adagiato nella bara. La moto viene sistemata sul cavalletto qualche metro più in là, con parecchi danni, e intanto i parenti arrivano sul luogo dell’incidente. C’è il figlio della vittima costretto dalle circostanze ad assistere gli agenti, controllare i documenti e confermare che la persona in terra, immobile e senza respiro, è suo padre. La salma viene portata via solo quando ormai è buio, mentre continuano le misurazioni, procedura inevitabile e doverosa in mezzo al dramma.

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