La Nuova Sardegna

Oristano

Torre di Mariano, i soldi ci sono, i lavori no

Torre di Mariano, i soldi ci sono, i lavori no

Opposizione all’attacco della giunta. «Hanno i finanziamenti per il restauro da settembre 2017»

24 gennaio 2020
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ORISTANO. La Torre di San Cristoforo è lì da otto secoli: certezza granitica come la base del monumento, che è costruito però soprattutto in arenaria, e vero e proprio simbolo identitario della città di Oristano. Negli ultimi anni c'è un'altra certezza: che la torre è chiusa e che non la si può visitare. I responsabili? In primo luogo tarli e piccioni, che hanno invaso l'interno dell'edificio rendendo le scalinate in legno impraticabili. In secondo luogo, e questo forse è il responsabile principale, l'incuria mostrata nel corso dei decenni da chi avrebbe dovuto garantire la manutenzione dell'edificio medievale realizzato dal giudice Mariano II. Dal centrosinistra oristanese ora arriva la denuncia: «I soldi ci sono, ma la giunta Lutzu non ha fatto alcun passo ufficiale per i lavori». L'attacco arriva con un'interpellanza presentata da Efisio Sanna, primo firmatario, e Maria Obinu per il Pd e dall'indipendente Francesco Federico. «Ancora una volta – afferma Sanna -, l'attenzione all'immagine e la presenza sul web nascondono la realtà di una giunta sostanzialmente inoperosa. Si presentano con grande clamore attività amministrative che ricadono nell'ordinaria amministrazione, ma nel frattempo mancano vere novità in campo politico e amministrativo». Fu l'amministrazione Tendas, tra il 2014 e il 2105, a utilizzare la carta dell'8x1000 per trovare i finanziamenti necessari al restauro della torre: il progetto era relativo alla sistemazione degli impalcati in legno e delle scale e dei parapetti, con l'obiettivo di permettere di nuovo l'accesso ai visitatori. I fondi derivanti dell'8X1000, infatti, sono per una parte destinati alla gestione dello Stato e proprio da Roma arrivò l'ok al finanziamento: 115 mila euro per mettere in sicurezza l'interno della torre. «La giunta Lutzu – spiegano i tre consiglieri – sapeva già dal settembre 2017 che il finanziamento era stato erogato. Quei soldi sono a disposizione del Comune da due anni eppure non si sa se siano state messe in campo delle attività per la redazione dei progetti e per l'indizione della gara d'appalto». Le risposte arriveranno nel prossimo Consiglio Comunale, del quale però ancora non si conosce la data.(dav.pi.)

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